Un cigno reale (Cygnus olor) è stato trovato morto alla foce del fiume Passovecchio, a Crotone. Il ritrovamento, avvenuto grazie alla segnalazione del cittadino Roberto Tonolli, è stato confermato dai volontari del Circolo Ibis per l’Ambiente ODV. Secondo le prime ipotesi, l’animale sarebbe stato attaccato da un gruppo di cani randagi che frequentano l'area.
L’esemplare era stato avvistato da mesi nella zona tra i fiumi Passovecchio e Neto. Questo episodio rappresenta una perdita significativa per la biodiversità locale.
Il decesso del cigno reale
Secondo quanto riportato dai volontari, il cigno reale potrebbe essere stato vittima di un branco di cani randagi, che abitualmente frequentano la zona del ritrovamento. Il Circolo Ibis per l’Ambiente ha evidenziato come la problematica del randagismo rappresenti una minaccia crescente per la fauna selvatica locale.
“Questo episodio è un duro colpo per la biodiversità della nostra regione”, ha dichiarato Girolamo Parretta, presidente dell’associazione. “La morte di questo splendido esemplare ci sprona a intensificare il nostro impegno per la protezione dell’ambiente e delle specie a rischio”.
La tutela della biodiversità e l’impegno del Circolo Ibis
L'associazione ha quindi invitato la popolazione a evitare l’abbandono di animali domestici, pratica che contribuisce alla formazione di branchi pericolosi per la fauna.
L’appello del Circolo Ibis si concentra sulla necessità di preservare la ricchezza naturale del territorio calabrese e di adottare comportamenti più responsabili verso l’ambiente, collaborando per la tutela delle specie a rischio.
L'avvistamento di un cigno reale è un evento raro per la Calabria
L’avvistamento di un cigno reale in Calabria è un fenomeno insolito, che da qualche tempo aveva attirato l'attenzione di molti cittadini e appassionati di natura.
La presenza di questo maestoso esemplare rappresentava infatti un segnale incoraggiante per la salute dell’ambiente locale, suggerendo che la zona fosse ancora in grado di ospitare specie selvatiche di rilievo. Il cigno reale è una specie protetta dalla Legge 157/92, ed è considerato un simbolo di bellezza e fragilità.
La sua presenza nelle foci dei fiumi Passovecchio e Neto era quindi stata vista come un’indicazione positiva per lo stato della biodiversità calabrese, che spesso deve fare i conti con la pressione antropica e coi pericoli derivanti dall'abbandono degli animali domestici.