Le assicurazioni prossimamente potrebbero essere legate all'Intelligenza Artificiale. Thomas Buberl, amministratore delegato di Axa, in una recente intervista rilasciata al Financial Times, ha annunciato che presto entrerà in concorrenza con i colossi del web.
Già da un po' di tempo si parla delle intenzioni di multinazionali come Google e Amazon di lanciarsi nel settore assicurativo per introdurre dei progetti volti a digitalizzare l'intero comparto. In effetti, Deloitte ha rivelato che gli investimenti stanno diventando sempre più corposi, infatti lo scorso anno sarebbero stati spesi ben 2,6 miliardi di dollari nelle assicurazioni, ai quali andrebbero aggiunti i 2,2 miliardi di dollari del primo semestre del 2019.
L'avanzata di IOT nel settore assicurativo
In attesa di capire quali saranno i progetti legati all'implementazione dell'Intelligenza Artificiale nel settore delle assicurazioni, in questi ultimi tempi è stato soprattutto l'IOT (Internet of things) a fare importanti passi in avanti. Si tratta di dispositivi che sono in grado di comunicare attraverso la Rete senza alcun intervento umano diretto.
Per quanto riguarda i consumatori, un esempio del ricorso a questa tecnologia è dato dalla scatola nera che viene installata sulle automobili. Tramite questo dispositivo, le compagnie assicurative possono controllare in tempo reale se e quando avviene un incidente. In tal caso possono verificare se il conducente era alla guida in piena sicurezza, oppure se il danno riportato è equivalente alle modalità con cui si stava guidando.
Tutto ciò aiuta a prevenire maggiormente i tentativi di frode. L'introduzione dell'Intelligenza Artificiale comporterebbe un ulteriore passo in avanti nella qualità e affidabilità di questi servizi.
Assicurazioni e tecnologia: un connubio che potrebbe aprire nuovi orizzonti
In Francia, la Axa XL già da un paio d'anni ha avviato una collaborazione con la start-up Parsy per far sì che l'IOT venga associato alle assicurazioni aziendali.
Per il momento è possibile controllare ad esempio le varie fasi di spedizione delle merci. Hélène Stanway, dirigente del comparto digitale dell'azienda francese, ha affermato che tramite i dati digitali è possibile comprendere anche quali sono i periodi dell'anno maggiormente favorevoli per avviare le spedizioni e il trasporto di merci a lunga distanza.
In generale, la rivoluzione digitale nel campo delle assicurazioni che dovrebbe coinvolgere anche Google, Apple e Amazon, potrebbe aprire nuovi orizzonti all'intero comparto. Fino ad oggi, infatti, le polizze sono state sempre utilizzate per tutelare beni materiali, persone o animali. Qualora dovesse concretizzarsi il ricorso all'Intelligenza Artificiale, potrebbero arrivare coperture assicurative anche per i beni immateriali come i dati informatici.
Dunque, per prevenire i danni da attacchi informatici, si potrebbero assicurare dati sensibili come i brevetti, i copyright oppure i marchi. La società di consulenza britannica Aon ha rimarcato la crescente importanza di questi ben non materiali, riportando che ad oggi rappresentano l'85% del valore dello S&P 500, un indice molto importante sul mercato azionario.
Di conseguenza, in un futuro nemmeno troppo lontano, i big data potrebbero diventare il punto di riferimento per analizzare le abitudini delle persone, calcolarne i rischi e valutare eventuali nuove coperture assicurative. In questa fase di sviluppo, le compagnie di assicurazione tradizionali si stanno attrezzando per avviare le innovazioni, mentre i colossi digitali hanno già cominciato ad investire ingenti somme di denaro.