Taranto: le case popolari resteranno agli inquilini che ci vivono. Questa è la buona notizia per le 200 famiglie degli alloggi ERP. La società che aveva acquisito gli immobili dal Comune di Taranto aveva mandato una lettera di sfratto agli inquilini delle case popolari, che erano scesi in piazza lo scorso 2 ottobre. Ora, la risoluzione dopo l'incontro in Comune con l'assessore Francesca Viggiano.

Le lettere di sfratto

Il caso era scoppiato quando la Carim (ex Soget), società che aveva comprato gli alloggi ERP di Taranto, aveva inviato delle improvvise lettere di sfratto a chi occupava regolarmente e da molti anni questi immobili.

La società ha intimato agli inquilini di andarsene entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione. In alcuni casi, i tempi per lo sgombero erano a 60 giorni dalla ricezione del documento. Non abbastanza per trovare un'altra sistemazione, soprattutto per persone che avevano tutti i documenti attestanti la regolarità delle procedure di assegnazione. Gli inquilini si sono rivolti così alle sedi locali di CGIL e SUNIA.

La protesta

Le 200 famiglie che hanno ricevuto lo sfratto repentino hanno protestato lo scorso 2 Ottobre presso la sede della società Carim di Taranto, in via Solito. I cittadini hanno chiesto alla società di non procedere con la cartolarizzazione delle case popolari. Infatti, mentre per la Carim non c'era la legittimità a restare per gli inquilini.

La società dichiarava di non aver ricevuto dall'amministrazione comunale documenti relativi agli inquilini. Quindi, nessuno aveva diritto a rimanere.

Tra gli inquilini a rischio sfratto, anche una donna di 90 anni sulla sedia a rotelle, che abitava in uno di questi immobili e aveva partecipato attivamente alla protesta.

La risposta del Comune di Taranto

Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha convocato per oggi un incontro tra i dirigenti di Carim e una rappresentanza degli inquilini a rischio sfratto dalle case popolari. All'incontro era presente anche l'assessore Francesca Viggiano e alcuni rappresentanti dei sindacati.

Le lettere di sgombero immediato sono state congelate a data da destinarsi.

In più, il Comune di Taranto ha chiesto che la Carim metta in vendita gli immobili direttamente agli inquilini a un prezzo calmierato.

Infine, la società dovrà verificare caso per caso le posizioni dei singoli inquilini delle case popolari e garantire che siano attuate tutte le convenzioni per l'edilizia popolare.

La cartolarizzazione non si ferma, ma seguirà procedure decise tra le varie parti al centro dell'incontro di oggi. Per ora, gli inquilini possono tornare alle proprie case popolari e chi ha già tutti i documenti per restare potrà rimanere.