Settembre è alle porte con il suo carico di lavoro, di impegni e soprattutto di spese. Il ritorno dalle vacanze, per coloro che se le sono potute permettere, può trasformarsi infatti in una macchina succhiasoldi per le famiglie italiane, costrette a fare i conti con il portafoglio un po' più vuoto a causa degli stravizi estivi e a confrontarsi con i rincari previsti nel prossimo autunno-inverno. Secondo i dati raccolti in un'analisi dell'Osservatorio nazionale Federconsumatori infatti, le famiglie in autunno subiranno aumenti che coinvolgeranno un po' tutti i settori della vita civile: dai trasporti alle bollette di gas, luce e acqua fino alle tasse sui rifiuti e sui servizi bancari, costi scolastici e costi per il mantenimento della casa (a partire dalla voce per il riscaldamento).

Aumenti che mettono sempre a dura prova l'umore di chi è tornato da qualche settimana di sole e di mare.

Per facilitare un rientro soft anche dal punto vista finanziario, una possibile soluzione può essere quella di richiedere un piccolo prestito personale per attutire le spese che in questo periodo dell'anno si fanno decisamente ingenti; basti pensare che i rincari costeranno ben 1118 euro a famiglia rispetto allo scorso anno e che il potere d'acquisto si ridurrà del 9,6% rispetto al 2007.

In questi casi perciò la tempestività del prestito è essenziale perché garantisce al consumatore di disporre immediatamente della somma richiesta, permettendo così di risolvere i problemi più urgenti.

Prendiamo una famiglia-tipo formata da quattro persone: padre, madre e due figli in età scolare.

Anche se i prestiti personali non pongono limiti consistenti in merito alla tipologia di lavoro (dipendente, autonomo, atipico) del richiedente, possiamo presupporre che, almeno il padre, abbia un impiego a tempo indeterminato. Si tratta di una famiglia con la testa sulle spalle, non abituata a contrarre debiti di alta entità e a saldare il tutto senza ritardi: dei buoni pagatori, che in questo momento necessitano di liquidità per fare quadrare i conti.

Ipotizzando che abbiano bisogno di una piccola cifra, 5000 euro, da saldare ratealmente in qualche anno, senza un'assicurazione che garantisca il rimborso del prestito, ecco quali sono le soluzioni migliori sul mercato.

Il più adatto alle esigenze immediate della famiglia è il prestito Contante di Unicredit Family Financing.

Il prestito prevede solo delle spese iniziali di istruttoria, senza spese intermedie di incasso. Il piano di ammortamento ha un TAN del 9% e un TAEG massimo del 10,43%. L'intestatario del prestito pagherà una rata mensile di 125,7 euro per un importo totale rimborsabile in 48 mesi di 6032,1 euro.

Meno caro, anche se di poco, rispetto all'offerta di Unicredit è il prestito Small di Webank, che non prevede spese iniziali ma una spesa di incasso rata di 5 euro. Il piano di ammortamento ha un TAN del 7% e un TAEG del 9,97%. L'intestatario del prestito pagherà una rata mensile di 124,7 euro rimborsabili in 48 mesi per un importo totale rimborsabile di 5987,1 euro.

Più vicino ai valori di Unicredit Contante è il prestito Zero Spese di Barclays, che, come dice il nome, non prevede né spese di istruttoria né spese intermedie per il pagamento delle rate.

Il piano di ammortamento di questo prestito ha un TAN del 9,50% (fino a un massimo del 12,20%) e un TAEG del 10,40% (fino a un massimo del 14,16%). L'intestatario pagherà una rata mensile di 125,6 euro rimborsabili in 48 mesi per un importo totale di 6029,6 euro.

Come si può notare la rata media delle offerte analizzate si aggira sui 125 euro mensili, pagabili con addebito sul conto corrente bancario o tramite bollettino postale, a seconda delle preferenze personali.

Le informazioni su ulteriori prestiti personali disponibili sul mercato, per questo o altri profili, sono rintracciabili con il comparatore dei prestiti di Supermoney, il sito che permette di comparare in modo gratuito le proposte di ben 15 istituti di credito.