Nel giorno del giuramento del nuovo governo, il fatto che colpisce l'Italia è un altro: una sparatoria avvenuta proprio a Roma e vicino a Palazzo Chigi. Due carabinieri sono rimasti feriti, ma non dovrebbero essere in pericolo di vita.
Secondo le prime ricostruzioni riportati dai principali organi di informazione, l'autore del folle gesto sarebbe un uomo di nazionalità italiana, che avrebbe agito da solo. Uno squilibrato probabilmente, che secondo i testimoni presenti sul posto si è presentato vestito in giacca e cravatta, e che avrebbe improvvisamente estratto una pistola (rimasta sul luogo della sparatoria) per sparare sei-otto colpi (qui le testimonianze differiscono) e poi scappare via.
A questo punto alcuni carabinieri o componenti di altre forze dell'ordine avrebbero sparato contro l'attentatore, ferendolo leggermente.
L'attenzione ora è alle condizioni dei due carabinieri feriti, le cui identità non sono ancora state rese note. Uno di loro sarebbe stato ferito al collo, e verserebbe in condizioni più gravi. Migliore lo stato del collega.
Il fatto è avvenuto, ripetiamo, tra Palazzo Chigi e Montecitorio, sede della Camera. Al momento è esclusa l'ipotesi di attacco terroristico organizzato, si tratterebbe dell'azione isolata di un uomo con problemi mentali.
Il consiglio dei ministri rimane regolarmente in programma per le 13. Arrivano le prime reazioni dei neo-ministri: il primo a commentare è stato Maurizio Lupi, titolare delle infrastrutture e trasporti, che si è detto "molto preoccupato".