Turno di riposo per il Campionato per via degli impegni delle Nazionali, alcune impegnate negli spareggi per le qualificazioni ai Mondiali, altre, come l'Italia, impegnate in amichevole.
Si è giocata la Serie B e la massima Serie tornerà nel prossimo weekend. Si riprenderà con il Derby scaligero tra l'Hellas Verona e il Chievo di sabato 23, mentre la capolista Roma sarà impegnata all'Olimpico contro il Cagliari, nel posticipo di lunedì 25 novembre.
I giallorossi, per l'occasione, recupereranno Gervinho, ma perdono Borriello e dovranno fare a meno ancora una volta del capitano Francesco Totti.
Rudi Garcia è convinto di poter fare bene e tornare alla vittoria dopo i due pareggi consecutivi contro Torino e Sassuolo.
Proprio il tecnico francese della Roma, durante la conferenza stampa di ieri mattina a Trigoria, ha rilasciato delle dichiarazioni davvero interessanti. Dapprima si è detto convinto di tornare alla vittoria contro il Cagliari dopo i due mezzi passi falsi; poi ha risposto che crede alla qualificazione della "sua" Francia ai Mondiali, nonostante il pesante K.O. 2-0 dell'andata dello spareggio con l'Ucraina; infine ha dichiarato che la sua volontà è di restare sulla panchina della Roma a vita.
Quest'ultima affermazione è molto importante, Garcia ha dimostrato di avere coraggio da vendere e con queste parole ha conquistato definitivamente la piazza calda di Roma.
I risultati fin qui ottenuti sono stati ottimi, il record assoluto delle 10 vittorie consecutive, il primato in classifica con ancora la casella zero nelle sconfitte e la vittoria nel Derby contro la Lazio, sono un biglietto da visita molto forte.
Ora, queste dichiarazioni d'amore verso la piazza e verso la città, con questa volontà di restare a vita, di diventare l'Alex Ferguson del calcio italiano, accrescono il personaggio Garcia, pressoché sconosciuto ai più, prima di questa esperienza sulla panchina dei capitolini.
Sarà molto difficile che il tecnico francese dei giallorossi resti sulla panchina della Roma a vita, soprattutto se non otterrà nessun risultato concreto a fine stagione, il calcio italiano è così, si basa sulle vittorie ed anche chi fa secondo cade velocemente nel dimenticatoio.