L'ultima partita disputata da Paolo Cannavaro con la maglia del Napoli risale allo scorso 18 ottobre. Gli uomini di Rafael Benitez affrontano la Roma capolista all'Olimpico: sfida di vertice tra le prime della classe, se il Napoli vince scavalca la squadra di Rudi Garcia e agguanta la testa della classifica. Al termine dei 90 minuti il risultato dice 2-0 per i padroni di casa, che con quel successo consolidano la propria leadership: il capitano del Napoli, avendo causato sia la punizione che ha portato al gol dell'1-0 e poi il rigore che ha chiuso la partita (con tanto di doppia ammonizione e quindi espulsione), esce malconcio da quella partita.

Dal 18 ottobre in poi una sfilza di partite vissute tra panchina e tribuna. Il campo diventa un miraggio. Ma il Calciomercato si avvicinava e, nonostante le numerose smentite dell'agente, era chiaro che qualcosa stesse bollendo in pentola. Inghilterra? Accordo con l'Inter? No, la risposta è arrivata ieri. 

Ultimo giorno della sessione invernale di calciomercato, arriva l'ufficialità: Paolo Cannavaro è un nuovo giocatore del Sassuolo. Giocherà in Emilia Romagna almeno fino a giugno, avendo le società trovato l'accordo sulla base del prestito con diritto di riscatto. A dargli l'addio è innanzitutto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, che ha salutato l'ormai ex capitano su Twitter: "Paolo, ti ringrazio per quanto hai dato al Napoli in questi anni. Sei stato uno splendido capitano e un grande professionista. E il Napoli resta casa tua". 

Ma evidentemente qualcosa si era rotto, l'ambiente aveva cominciato ad essere ostile a Cannavaro. L'ha fatto capire suo fratello Fabio, che sempre su Twitter questa mattina si è sfogato, con un messaggio che non ha subito attirato l'attenzione dei tifosi del napoli e della stampa nazionale: "In bocca al lupo Paolino, e complimenti a chi ti ha fatto sentire un estraneo a casa tua!!!". Ora la palla passa all'ex capitano del Napoli, che nei prossimi giorni avrà sicuramente modo di spiegare i motivi dell'addio e chiarire quanto successo dopo il 18 ottobre.