Dopo aver chiuso il campionato di calcio 2013-2014 di Serie A al sesto posto, per questioni prettamente burocratiche il Parma rischia di non poter disputare l'edizione 2014-2015 dell'Europa League partendo dal terzo turno preliminare. La questione è legata al mancato pagamento dell'Irpef su anticipi di stipendio. Come peraltro ribadito dal Presidente Ghirardi a Radio Parma, la società calcistica nell'affermare di aver agito in buona fede, sottolinea come la situazione sia surreale in quanto il versamento dell'imposta va fatto al saldo dello stipendio. La questione è quindi di natura interpretativa e verrà valutata il prossimo 28 maggio del 2014 da parte dell'Alta Corte di Giustizia Sportiva del Coni. Il paradosso, come peraltro spiegato proprio dal Parma FC nei giorni scorsi, è quello per cui gli anticipi di stipendio, che il Parma non era obbligato a versare a giocatori di serie B e di Lega Pro per i quali l'incentivo all'esodo matura alla fine del mese di giugno del 2014, da cortesia per venire incontro ad atleti che non percepiscono compensi elevati si sta ora trasformando in un problema di natura interpretativa.



L'auspicio per la società come per i tifosi è quello per cui il 28 maggio del 2014 il Parma si veda confermato il diritto di partecipare all'Europa League 2014-2015, partendo dal terzo turno preliminare, in linea con quanto conquistato sul campo dopo un girone di ritorno in grande ascesa grazie al rendimento di giocatori chiave come Amauri e Cassano. Con quest'ultimo tornato non a caso a far parte del giro della Nazionale di Prandelli in vista dei Mondiali.