A meno di un mese dall'inizio dei Mondiali 2014, Cesare Prandelli racconta le sue motivazioni e i suoi propositi ai microfoni di Gazzetta dello Sport.

"Voglio la finale"

Il commissario tecnico inizia a difendersi contro le accuse di non aver avvertito personalmente gli esclusi dai trenta riconvocati: "Gli dissi, l'ultima volta a Coverciano, chiaramente che non avrei avvertito gli esclusi" e prosegue rispondendo alle critiche "ogni scelta sarebbe stata vittima di critiche, noi abbiamo gettato anche uno sguardo al futuro". Sulla formazione afferma: "voglio un 23esimo che si senta come un 11esimo titolare, tutti saranno utili se non necessari".

Continua portando l'esempio della Confederation Cup "voglio una nazione, nel modulo, molto mutevole, dobbiamo lasciare gli avversari sorpresi". Alla fatidica domanda "come vede questo Mondiale?" Prandelli risponde in modo secco "voglio passare il turno e poi arrivare in finale, le avversarie più pericolose saranno Spagna e Barsile, ma fanno paura anche la Francia di Pogba, la Colombia e il Belgio".

Giuseppe Rossi

Sulla convocazione di Giuseppe Rossi che dopo l'infortunio che ha spezzato la stagione del calciatore della Fiorentina, da capocannoniere, Prandelli lo giustifica affermando che "è rimasto anche qualche settimana dopo l'infortunio capocannoniere della Serie A, stava facendo qualcosa di grande - prosegue riferendosi al post infortunio - è rientrato e ha ripreso a marciare alla grande".

La polemica Criscito

La mancata convezione dell'esterno dello Zenit ha scatenato una serie di polemiche che vedrebbe impossibile per chi gioca fuori essere convocato. Prandelli ammette che "perdere il mondiale è una grave delusione" ma con Criscito non va leggero e afferma che di certo non ritiene di aver messo fuori squadra un giocatore del calibro di "Paolo Maldini o Cabrini".

Facendo riferimento a Verrati afferma "quelli del Psg ci sono".

Antonio Cassano

Su Antonio Cassano, che dovrebbe per la selezione dei 23 essere in ballo con Giuseppe Rossi, Prandelli non risparmia parole di elogio "è riuscito a rimettersi in gioco è stato costantemente un po' più avanti degli altri". Poi sulla posizione in campo del barese afferma che "piace molto quel suo giocare sul centrosinistra".

Francesco Totti

"Mi sarebbe piaciuto portare la sua esperienza in Brasile, inizio stagione aveva anche i numeri - prosegue il ct motivando la mancata convocazione del capitano della Roma - poi i giovani hanno fatto faville ed ora è il loro turno".

Mario Balotelli

"Lui deve pensare solo a stare in zona area e aspettare la palla, il suo compito è metterla dentro" continua Prandelli, lasciando intendere che Balotelli è imprescindibile per il 23 finale "Da solo? Le sue migliori partite le ha giocate lì davanti da solo".

Ciro Immobile

"Convocato perché ha fatto gol. Tutto qui, ci sono i numeri per giocare il mondiale" prosegue mettendo il 23enne a paragone di grandi ex attaccanti della nazionale italiana "è caparbio, percorsi come il suo li hanno avuti dei grandi come Paolo Rossi e Totò Schillaci".