Tanta tensione prima di Napoli-Roma dell'1 novembre 2014 per la nota vicenda della morte del tifoso azzurro Ciro Esposito ma fortunatamente gli appelli volti a tenere un basso profilo sono stati accolti e non si sono registrati incidenti anche grazie al divieto-trasferta per i supporter romanisti.



In campo il Napoli vuole onorare il ricordo di Ciro Esposito e si vede fin dall'avvio. La Roma sta a guardare e va subito sotto, punita da bomber Gonzalo Higuain dopo soli 3 minuti. Tornano i fantasmi dell'1-7 di Champions contro il Bayern e in effetti uno 0-5 al termine della prima frazione ci starebbe tutto perché i calciatori della Roma non sembrano essere scesi dal treno.

Tutto facile per il Napoli, che centra anche due legni nella gara diretta dal signor Tagliavento e che esercita una pressione veramente impressionante in fase offensiva.



Nel secondo tempo Garcia cambia le carte in tavola ma più degli uomini manca la giusta concentrazione. Paradossalmente Florenzi potrebbe pareggiare ma è solo un fuoco di paglia. Nemmeno l'ingresso di Destro e Iturbe (più avanti toccherà a Lijaic) accendono la luce. Nel finale gli ospiti tentano il tutto per tutto sbilanciandosi fin troppo fino alla definitiva punizione firmata Callejon (84°). Napoli in grande spolvero, Roma da portare dallo psicologo, che sembra mal sopportare lo stress del primato in classifica conquistato in setimana grazie alla sconfitta della Juve a Genova.

La Juve ringrazia, regola l'Empoli per 2 reti a 0 (Pirlo e Morata) e si riprende tre punti di vantaggio. In settimana la Roma vola a Monaco per una difficilissima prova di Champions contro lo spauracchio Bayern.

Dopo questo convincente 2-0 si aprono nuovi scenari per la squadra di Rafa Benitez che ha un potenziale offensivo di primissimo piano e che deve soltanto registrare i meccanismi di un pacchetto arretrato che in passato ha evidenziato parecchie amnesie pagate a caro prezzo, a partire da quelle costate la qualificazione alla fase a gironi di Champions League per la sconfitta di Bilbao.