La Roma non riesce come la Juve a superare la fase a gironi di questa Champions League 2014/2015 e si ferma contro il Manchester City. Un girone duro, forse, il più difficile quello che ha visto protagoniste Roma, Bayern Monaco, Manchester City e CSKA Mosca. La Roma perde 2-0 all'Olimpico e dice addio alla Champions, ora c'è l'Europa League.
I sogni di gloria dei giallo rossi in campo e sugli spalti vengono infranti dopo un incontro combattuto fino all'ultimo che ha trovato la propria svolta al 15' minuto del secondo tempo con un tiro di Nasri da 25 metri contro cui la Roma non può che restare inerme.
Da quel momento il gelo sugli spalti dell'Olimpico e la Roma che trema, obbligata a segnarne due per passare agli ottavi. I giallorossi non cedono e continuano a provarci, ci credono, ma i loro tentativi migliori finiscono per spegnersi o tra le mani di Hart, uno dei migliori in campo, oppure contro i legni della porta difesa dal City che ieri sera sembrava stregata. Il ko definitivo arriva al 41' minuto del secondo tempo con il 2-0 del City messo a segno da Zabaleta.
Il City si è mostrato una squadra esperta, ferma e che sa come gestire la tensioni durante match così importanti: la Roma ha finito per essere sopraffatta dalla sua stessa voglia di andare avanti nella competizione. Garcia dopo l'incontro ha affermato di non esser deluso della sconfitta e che l'obiettivo dei giallorossi era, è e resterà lo scudetto. L'allenatore e i dirigenti giallorossi ammettono dal canto loro che quest'anno la Champions era il primo passo verso una ricostruzione della squadra capitolina che sta dando i propri frutti.
La Roma, però, è ancora troppo acerba per poter competere con squadre del calibro di Bayern e del Manchester City.
I giallorossi avranno ora la magra consolazione di poter far bene in Europa League e di puntare, in campionato, a qualificarsi per il prossimo anno in Champions League portando con sè un bagaglio di esperienze più ampio. La Champions ha dimostrato così come sul campo internazionale le carte in tavola si possano anche scombinare.