Che la Sampdoria stia proseguendo in un'annata straordinaria è poco meno che scontato. Dopo un periodo di difficoltà affrontato a gennaio a causa degli innesti di Eto'o e Muriel, arrivati fuori forma secondo Mihajlovic, la squadra ammirata negli ultimi tre mesi del 2014 è tornata. È vero, Gabbiadini è a Napoli, decisivo in talune occasioni, secondo gli umori della truppa di Benitez, soggetta ad alti e bassi - ultimamente più bassi, per la verità.
La partita di ieri sera è stata la dimostrazione, se ancora servisse, che la squadra di Sinisa è pronta al sacrificio difensivo per poi pungere con le ripartenze.
Dati interessanti: la Sampdoria ha dimostrato un cinismo senza precedenti, con De Silvestri al secondo gol in due partite. Che differenza con la Roma, che pur facendo un primo tempo a dir poco arrembante, si è scontrata con gli errori di mira dei suoi cecchini e soprattutto con le prodezze di un Viviano ispiratissimo.
Il canovaccio della partita è riassumibile in: Roma in palla nel primo tempo, nel pallone nel secondo. Ci hanno anche provato, i giallorossi, non gli si può imputare nulla. 17 tiri totali, di cui 8 nello specchio, la Sampdoria si è fermata ad 8 tiri totali, di cui 3 nello specchio e 12 angoli battuti contro 3 dei genovesi. Il recupero di Ibarbo potrà solo far bene alla compagine di Garcia, aggiungendo un minimo di cinismo sotto porta che Gervinho e Ljajic non garantiscono.
Una Lazio in grandissimo spolvero è ora terza ad un punto dalla Roma, 50 punti contro 49, e il timore di un sorpasso nella Capitale è più che giustificato, visto il Felipe Anderson - che affare - sul quale può contare Pioli.
Giovedì i giallorossi saranno impegnati contro la Fiorentina di Salah e Montella nel ritorno degli ottavi di finale dell'Europa League, e le premesse non sono certo buone.
Europa League alla quale punta senza indugio la compagine blucerchiata del presidente Massimo Ferrero, autore anche di un divertente siparietto con Mihajlovic, nel quale dichiarava il suo amore all'allenatore serbo. A precisa domanda dell'inviato di Sky se questo amore fosse ricambiato, l'ex giocatore della Lazio ha risposto sorridendo "Io amo mia moglie", sottolineando se fosse necessario che i risultati arrivano anche con l'armonia della squadra a livello globale, e non solo con rivoluzioni tecnico-tattiche. Forse è proprio questo che manca ai giallorossi di Garcia quest'anno, protagonisti di un'involuzione nel gioco che lascia perplessi i più.