Berlino, calcio d'inizio della finale di Champions League tra la Juventus di Allegri e il Barcellona di Luis Erique. La Juventus ha mostrato grande spirito e grinta all'interno del campo; una voglia di vincere, un lungo percorso iniziato nove anni fa che ha portato la Vecchia Signora a sedersi al tavolo tra le più forti squadre europee, visto anche per aver tenuto testa e aver raggiunto, con un pareggio al cinquantaquattresimo con un goal di Morata, grazie all'imperfetta parata di Ter Steggen, il Barcellona.

Sconfitti nello stadio in cui l'Italia vinse i Mondiali del 2006 e grande amarezza è per Barzagli, Buffon e Pirlo, reduci di quella vittoria, la Juventus ha avuto un ottimo inizio, mettendo in difficoltà il Barca: prima occasione per Tevez e calcio d'angolo per la Vecchia Signora per un errore di Mascherano.

Il Barcellona può sembrare spaesato, ma al quarto minuto passa in vantaggio con Rakitic su assist di Iniesta. I giocatori bianconeri accusano immediatamente il goal avversario che porta ad una certa frenesia all'interno della squadra; particolarmente presente in Vidal che al quinto minuto commette fallo. Alquanto nervoso, il giocatore cileno passa al contrattacco all'ottavo minuto su assist di Morata, ma senza centrare la porta; tuttavia, Vidal grande protagonista a causa del suo nervosismo commette un secondo fallo con conseguente cartellino giallo al decimo minuto.

I giocatori della squadra spagnola, dopo le prime preoccupazioni, vanno in delirio e mettono in difficoltà la squadra italiana anche grazie all'asse Messi-Neymar, contrastato dal portiere Buffon che riesce a parare un tiro goal di Suarez al tredicesimo minuto.

La Juventus riparte al diciannovesimo minuto con Pogba che mette crisi la retroguardia spagnola: un'occasione sfumata dall'intervento Mascherano. Altre occasioni si presentano al minuto ventitré e al venticinquesimo minuto, ma sempre non sfruttate rispettivamente da Morata e Marchisio. Intanto, il mister Allegri è molto insoddisfatto del gioco della squadra, pretende un pressing molto più deciso.

Al trentacinquesimo minuto protesta dai tifosi e dei giocatori bianconeri per un fallo su Pogba, presumibilmente in zona rigore; in seguito verrà ammonito.

Un primo tempo molto emozionante da entrambe le parti, con una Juve in difficoltà nel contrattaccare, ed il Barcellona con una schiacciante presenza e possesso di palla.

Visto anche al quarantottesimo con un contrattacco del Barcellona ostacolato da Buffon; tre minuti dopo Messi ci riprova. La Juventus riesce ad arrivare al pareggio e vuole raggiungere il vantaggio con Tevez che al sessantaduesimo batte un tiro sopra la traversa; purtroppo inutile: è il Barcellona a ripassare in vantaggio con Suarez su assist di Messi al sessantottesimo, con i giocatori bianconeri che, intanto, protestano per un rigore non concesso sempre per un fallo su Pogba.

Ma è negli ultimi minuti che le speranze si riducono per la Vecchia Signora. La finale continua con una estenuante sfida tra le finaliste fino a protrarsi al recupero di cinque minuti, quando la partita davvero si conclude con il tris per il Barcellona, una sconfitta per la Juventus: il giocatore brasiliano Neymar riesce a mettere a segno il terzo goal.

La Juventus, scontrandosi con la più forte squadra del calcio europeo, ha avuto la possibilità di prendere coscienza dello stato del suo percorso e di continuare a crescere. La sconfitta è ormai assicurata, come lo è il rispetto verso i bianconeri.