Chissà quanti vorrebbero essere al posto del Direttore Generale bianconero Marotta, certo molti cederebbero subito alla tentazione di vendere il francese, ma non è così semplice sostituire un campione di tale livello, acquistato a parametro zero ed oggi possibilmente cedibile per ben oltre i 100 milioni di euro.

Nel calcio mondiale stiamo assistendo ad un chiaro livellamento delle nazionali di calcio, ci sono aree geografiche del mondo dove ancora le nostre società calcistiche potrebbero realizzare dei veri affari in stile Pogba.  In Europa ci sono dei mercati sconosciuti dove si potrebbe andare a pescare facilmente giocatori a poco prezzo, su tutti Albania ed Islanda, come dimostrano i risultati delle Nazionali in questo fine settimana, sono paesi emergenti nel calcio europeo.

Purtroppo si tende a parlare soprattutto del Sudamerica, in cui si attinge con troppa frequenza anche  per pure incomprensibili motivazioni extra calcistiche, insomma si tratta spesso di quella esterofilia che è un male endemico del nostro calcio al quale la Federazione non riesce a porre rimedio visto che cerca di guarire il moribondo con l'aspirina.

I mercati calcistici in espansione, nel senso che hanno più appeal, sono in fondo quelli prossimi a noi. Come dicevamo Albania, Svizzera, Islanda e il Belgio per esempio, dove ci sono ottimi giocatori e giovani davvero interessanti, questo per quanto riguarda l'Europa. Eventualmente per il Sudamerica invece è quasi impossibile per le tasche delle nostre squadre comprare in Brasile o in Argentina e la stessa Colombia che sino a qualche anno fa era un miniera sconfinata di campioni a prezzi low cost, adesso magari bisogna arrivare sino all'Ecuador al Paraguay al Venezuela che tra l'altro ha sorprendentemente battuto in Coppa America la Colombia, quindi è chiaro che gli equilibri internazionali stanno cambiando, bisogna essere agili e lesti a cogliere le opportunità che si presentano.

Comunque ricordiamo che se le nostre squadre saranno brave a valorizzare i nostri giovani calciatori e a migliorare anche le nostre scuole calcio, allora poi arriveranno in prima squadra italiani di assoluto valore, però non dobbiamo dimenticare di precluderci l'opportunità di andare a prendere anche all'estero quei giocatori che facciano compiere il salto di qualità alle nostre squadre, onestamente però negli ultimi anni i nostri club si sono autolimitati sia nel valorizzare i vivai che nell'acquistare giocatori di valore dall'estero.