"Mi devono spiegare come si può far continuare a giocare dopo un recupero di nove minuti": ad essersi espresso in questi termini è stato nelle ultime ore Fabio Capello negli studi di Sky Sport a proposito dell'extra time concesso dall'arbitro François Letexier in Lipsia vs Juventus di ieri sera.
Quattro gol, due review del VAR, una serie di cambi, un cartellino rosso e un calcio di rigore all'origine di un recupero così massiccio concesso dal direttore di gara francese incappato in una gara decisamente complessa.
I bianconeri contestano in particolare un calcio di rigore non assegnato per fallo su Dusan Vlahovic.
Gli episodi arbitrali in Lipsia-Juventus
La partita tra Lipsia e Juventus è stata segnata da diversi episodi arbitrali controversi che hanno scatenato un acceso dibattito tra tifosi e addetti ai lavori. Protagonisti della serata oltre a Letexier anche agli assistenti Cyril Mugnier e Mehdi Rahmouni coadiuvati dal quarto uomo Amaury Delerue.
Tre i momenti importanti, ognuno dei quali ha avuto un peso determinante sull'esito finale: il rigore non concesso a Dusan Vlahovic, il cartellino rosso notificato a Di Gregorio a metà ripresa e il calcio di rigore assegnato pochi istanti dopo al Lipsia.
Il rigore non concesso a Vlahovic
Al 36' la Juventus ha protestato vivamente per un presunto rigore. Vlahovic, servito in area da Weston McKennie viene contrastato dal difensore del Lipsia Castello Lukeba, che manca totalmente l'impatto col pallone andando invece a colpire il serbo tra tibia e collo del piede.
Il contatto tra i due è parso evidente, Vlahovic è caduto a terra ma dopo una brevissima review (forse una trentina secondi) il VAR ha comunicato al direttore di gara di poter riprendere. Niente calcio di rigore.
L'espulsione di Di Gregorio e il rigore assegnato al Lipsia, poi la rimonta bianconera
Pochi minuti dopo l'episodio che ha cambiato il match, l'espulsione del portiere juventino Michele Di Gregorio che a dire il vero ha generato ben pochi dubbi.
Loïs Openda è lanciato in rete a campo aperto, Di Gregorio esce alla disperata, viene aggirato e il pallone gli carambola sulla mano sinistra fuori area di rigore. Il tocco è molto lieve ma è l'unica cosa che impedisce ad Openda di ritrovarsi da solo a porta vuota. L'arbitro lascia correre ma interviene il VAR: calcio di punizione dal limite e rosso all'ex Monza.
Due minuti dopo un'altra on field review, l'ultima: sulla punizione susseguente al rosso, Douglas Luiz colpisce il pallone tra il gomito destro a protezione del volto e la mano sinistra invece aperta. Dalle immagini non si comprende al meglio dove il pallone impatti, l'arbitro viene richiamato al monitor e dopo alcuni secondi assegna comunque il calcio di rigore.
Il gol del 2-1 sembra scrivere la parola fine sulla gara: la Juventus si ritrova sotto di un gol e di un uomo, ma gli uomini di Motta giocano un'ultima parte di incontro coraggiosa: prima pareggiano i conti con un sinistro da fuori area di Dusan Vlahovic, qualche minuto dopo ribaltano tutto con la giocata di Conceicao che supera un avversario nel cuore dell'area (leggermente decentrato sulla destra) e batte l'estremo difensore avversario con un tocco preciso sul palo lontano.