Dopo il rinvio di ieri, oggi è stato finalmente il giorno dell'incontro, o meglio degli incontri tra gli agenti di Salah e la Fiorentina.

Stamattina la Viola ha spiegato agli intermediari di Salah che vuole far diventare l'egiziano uno degli uomini squadra della prossima Fiorentina, ribadendo di aver già fatto valere l'opzione per il rinnovo del prestito, mentre nel pomeriggio si è detta pronta anche a riscattarlo subito, con l'ok del Chelsea.

L'offerta economica al giocatore è più bassa di quanto richiesto dall'egiziano, ma più alta di quanto Salah si era impegnato a percepire in un top club europeo come il Chelsea nei prossimi anni. Cifre precise non ne sono uscite, ma si parla di 2,5 milioni netti all'anno più bonus, che grazie ai risultati personali e di squadra, potrebbero portare l'ingaggio del giocatore egiziano fino a circa 3 milioni netti all'anno.

Il massimo senza dubbio per la Fiorentina, dove il solo Gomez prende di più, ma la parte eccedente ai 3 milioni netti all'anno (6 lordi) appunto, è stata garantita fino ad oggi dagli sponsor.



Ora la palla passa al giocatore, potendo lui accettare o rifiutare entrambe le opzioni (il rinnovo del prestito o l'acquisto a titolo definitivo), con la consapevolezza da una parte che solo grazie alla Fiorentina si è ripreso da 1 anno e mezzo di panchine al Chelsea, che lo stavano mettendo nel dimenticatoio dei banchi del Calciomercato internazionale (prima di passare alla Fiorentina, fu la Roma a rifiutare Salah dal Chelsea lo scorso Gennaio), ma dall'altra dell'esistenza di squadre come Juventus e, soprattutto, Inter pronte a garantirgli quei 3 milioni più bonus che i suoi agenti oggi hanno chiesto anche alla Fiorentina.

Nel calcio di solito vincono i soldi e non la riconoscenza, ma stavolta forse potremmo assistere ad un'eccezione.

Questo è quello che si augurano i tifosi della Fiorentina, che comunque per un'altra volta ancora assistono a squadre con lo stesso bacino d'utenza della loro, come il Palermo (con Dybala e Belotti), il Genoa (con Bertolacci, Iago Falque e Perotti), il Torino (con Darmian), impegnate vendere i propri big per fare cassa, mentre la loro Viola lotta per trattenere i più forti e mantenersi al livello delle primissime, che godono di introiti nettamente superiori.