Sabato 26 settembre 2016 si giocherà il posticipo di Serie A, Napoli - Juventus, alle ore 20:45, naturalmente i riflettori saranno puntati tutti su questa partita. Come arriva il Napoli? Dopo aver dato cinque sberle alla Lazio e al Club Bruge in Europa League, la truppa di Sarri non è andata oltre lo 0-0 contro il Carpi. La piazza sembra essere già stufa, la squadra macina gioco, ma non riesce a finalizzare tutte le azioni. Il flop Valdifiori, voluto dall'ex tecnico dell'Empoli, mette in luce Jorginho, memore di autorevoli prestazioni. Ai tempi di Rafa Benitez era un pò ai margini della rosa, quest'anno sembra aver trovato la giusta dimensione, anche se domani non sarà facile giocare in mezzo ad Hernanes, Pogba e Pereyra.
Il Napoli dovrebbe partire col solito 4-3-3 con Reina tra i pali, difesa composta da Albiol e Koulibaly centrali, sulle fasce agiranno Hysai e Ghoulam. In mezzo al campo, confermatissimo Jorghino insieme al capitano Hamsik e Allan, in attacco il tridente Callejon, Insigne e Higuain.
Tutto Napoli, non sarà facile contro questa Juventus affamata di vittoria
La Juventus non riesce a trovare la giusta marcia in Campionato, l'anno scorso di questi tempi era a punteggio pieno, quest'anno si ritrova con dieci punti in meno e qualche infortunio di troppo, l'ultimo proprio quello di Lichtsteiner. Gli uomini di Allegri sono chiamati alla prova del nove, soprattutto per preparare col giusto umore la sfida di mercoledì in Champions League contro gli spagnoli del Siviglia.
Come si presenterà la Juventus al San Paolo? Sicuramente sarà evitato il modulo a specchio, infatti nella conferenza di poc'anzi il tecnico livornese ha annunciato che sarà un 3-5-2. E allora, Buffon riprenderà il suo posto tra i pali, Bonucci, Barzagli e Chiellini saranno i centrali, supportati da Evra e Cuadrado in fase difensiva, a centrocampo Pogba, Hernanes e Lemina confermato ancora una volta, in attacco Dybala e il recuperato Morata. Non ci resta che aspettare altre 24 ore per goderci lo spettacolo che ci offriranno le due squadre. Una vittoria darebbe una spinta in più ad entrambe, altro che anno di transizione.