Continua il caos in casa Milan. Secondo le ultime indiscrezioni, anchel'amministratore delegato dei rossoneri Adriano Galliani sarebbe coinvolto nel fallimento del Parma, squadra retrocessa in serie D a causa del tracollo finanziario. L'indiscrezione è stata riportata dalla Gazzetta di Parma: a quanto pare anche lo storico dirigente è stato inserito nel registro degli indagati nell'ambito del trasferimento nella società milanista del difensore italo-argentino Gabriel Paletta, avvenuto nel gennaio2015. Un coinvolgimento marginale, ma ritenuto comunque fondamentale da parte dell'accusa.
A pochi giorni dalla ripresa del campionato, l'ennesimo caos colpisce la dirigenza milanista.
Concorso in bancarotta fraudolenta
Sotto la lente d' ingrandimento da parte delle autorità c'è il trasferimento del difensore Gabriel Paletta, avvenuto nel gennaio2015. L'operazione è stata conclusa per 2.5 milioni di euro. Fino a qui nulla di strano. Ma a quanto pare, il costo ridotto del cartellino avrebbe aggravato ulteriormente le casse dei rossoneri, contribuendo dunque al dissesto finanziario. Accuse ovviamente da confermare, anche perché bisogna capire se l'amministratore delegato rossonero fosse a conoscenza o meno della reale situazione della società emiliana. Difficile da nascondere, anche perché le difficoltà del Parma Fc erano ormai note a tutte già in quel periodo.
Avvisi di garanzia da notificare
Il quotidiano locale evidenzia anche le richieste di proroga delle indagini avanzate al gip da parte della Procura di Parma. Nuovi avvisi di garanzia da notificare potrebbero essere emessi. Ci sono ancora tanti dubbi sulla vicenda, ma il registro degli indagati potrebbe subire ulteriori modifiche.
Continua dunque il caos in casa Milan: la situazione sul campo non era delle migliori e l'ennesimo caso definibile ''extracalcistico'' di sicuro non giova all'ambiente. Quali saranno le prossime mosse di Galliani? C'è chi pensa a delle possibili dimissioni, ma sono solamente ipotesi azzardate. Il futuro dell'amministratore delegato però è più nero che rossonero.