Eder e l'Inter sembra una storia destinata a concludersi con il lieto fine.Dopo i ripetuti corteggiamenti della scorsa estate, ecco che sembra concretizzarsi il sogno di vestire nerazzurro per l'attaccante oriundo.

A quasi 30 anni la possibilità di vestire la maglia di un club così prestigioso, potrebbe essere l'ultima occasione per l'attaccante italo-brasiliano che di gavetta ne ha fatta tanta, Brescia, Empoli e Cesena prima della Sampdoria le casacche indossate, oltre a quella della nazionale italiana con la quale salvo imprevisti giocherà anche il prossimo campionato Europeo, un'occasione troppo ghiotta quella di continuare quindi la sua carriera in Serie Ae con un grande club, motivazioni che farebbero propendere per un secco no a Claudio Ranieri ed al suo Leicester che, seppur primo nella Premier League, non garantisce quello spessore e quell'appeal che si respira dalle parti di Appiano Gentile.

12 i gol messi a segno da Eder in questa prima parte di stagione, numeri che farebbero comodo non poco all'undici di Mancini, orfano del miglior Icardi ed alle prese con il difficile inserimento di alcuni recenti acquisti, ecco perché l'identikit di Eder corrisponde al tipo di giocatore che Ausilio vorrebbe ingaggiare.

A riprova di quanto detto è utile considerare le parole dell'ex patron nerazzuro Massimo Moratti che in una recente intervista ha palesemente dimostrato l'ammirazione per l'attaccante sampdoriano e velatamente confermato la trattativa già ben avviata per acquistarne le prestazioni già da questo mercato di riparazione.

Ormai sembra fatta, ma si sa trattare con il presidente Ferrero e il ds Osti non è mai semplice, la richiesta della società blucerchiata si aggira attorno ai 13 milioni di euro mentre l'offerta dei nerazzurri è di 11 ma con buona volontà delle parti si potrebbe raggiungere un accordo già nelle prossime ore, quelle che seguiranno l'importante partita di Coppa Italia con la Juventus; per l'Inter vietato sbagliare in attesa del derby di domenica contro il Milan e chissà che con un Eder in più non si possa tornare subito e di nuovo in alto.