E' crisi nerissima in casa Inter. Dopo l'ennesima sconfitta di Bergamo (la terza consecutiva e la quarta stagionale), dove tra l'altro si è vista una squadra senza idee e senza un'organizzazione di gioco, la compagine nerazzurra sprofonda al 14esimo posto in classifica, in piena zona retrocessione.

Ruolino di marcia insoddisfacente

Soltanto un punto nelle ultime quattro giornate: troppo poco per una squadra che, dopo la brillante e prestigiosa vittoria contro la Juventus, aveva illuso tifosi e dirigenza sulle sue reali capacità.

Ora sul banco degli imputati è finito inevitabilmente Frank de Boer. Il bilancio del tecnico nerazzurro, a due mesi dal suo ingaggio, non è certamente positivo. E se, in un primo momento, si è cercato di giustificare la mancanza di prestazioni e risultati, adducendo diversi alibi e soprattutto predicando serenità, adesso la fiducia che la dirigenza nutriva nei suoi confronti, pare si sia esaurita. Già nei giorni scorsi, l'agente del mister olandese Kia Joorabchian, è stato visto far la spola tra Nanchino e Shanghai, alimentando di fatto le voci su un possibile cambio della guardia.

Voci che, dopo l'odierna batosta rimediata contro l'Atalanta, sembrano trovare maggiore concretezza. 

I nomi per la successione

Pare infatti che Suning abbia già iniziato a guardarsi in giro, stilando un elenco di candidati alla successione. Si fanno i nomi di tre tecnici italiani: Francesco Guidolin (da poco esonerato dalla panchina dello Swansea in Premier League), Stefano Pioli e Andrea Mandorlini, ma anche e soprattutto dell'ex Leonardo.

Con il Torino ultima spiaggia

Per ora nulla di ufficiale comunque: Frank De Boer rimane al suo posto, almeno fino alla gara di mercoledì 26 ottobre contro il Torino. Davanti al pubblico di San Siro (magari non proprio quello delle grandi occasioni) l'olandese si giocherà le sue ultime carte per continuare la sua esperienza da allenatore nel campionato italiano, sapendo però che non sono più ammessi errori... chissà che non abbia le valigie già pronte!