Ci sono casi in cui il calcio dei commenti sovrasta quello delle giocate sul campo. Il Milan-Napoli 1-2 di ieri sera ha trovato tutti d'accordo: bellissima partita, buon Milan, ottimo Napoli, la differenza l'hanno fatta i colpi dei singoli, il pareggio sarebbe stato più giusto ma nella sua vittoria il Napoli non ha certamente rubato nulla. Tutto abbastanza ripetuto di bocca in bocca e sostanzialmente assodato per quanto visto sul campo. Ma il boom alla serata arriva da Massimo Ambrosini, al Milan dal 1995 al 2013 e oggi commentatore Sky: "Il Napoli di sarri ha picchi di gioco superiori anche a quelli del Milan di sacchi". Apriti cielo.

Sui social, profili rossoneri, si scatena il finimondo. Ambro non ha detto che il Napoli di Sarri è meglio del Milan di Sacchi, ha parlato solo di picchi di gioco. Ma è bastato questo all'implacabile tritacarne dei social media per varare la micidiale equazione: Ambrosini, meglio il Napoli di oggi che il Milan di Sacchi, il Milan della Storia.

In tv oggi c'è poca memoria: tifosi milanisti furenti con Ambrosini

Di recente, Mario Sconcerti ha messo Leonardo Bonucci davanti a Franco Baresi in una classifica all time di rendimento. c'è in effetti tendenza degli opinionisti di oggi, dal momento che il calcio del 2017 è molto più televisivo degli anni Ottanta, a farsi abbagliare dalla quotidianità amplificata di canale in canale e di sito in sito e a dimenticare un passato glorioso e di enorme qualità.

Lo stesso errore di Sconcerti lo ha fatto Ambrosini che è nato nel 1977: quindi all'inizio del ciclo del Milan di Sacchi aveva 10 anni e alla fine ne aveva 14. Il suo quindi per età e periodo storico non è un giudizio, che di per sè fa anche tenerezza tanto è scentrato, ma il risultato di chi si fa impressionare troppo da quello che vede sotto i propri occhi da non fidarsi almeno dei libri di storia.

Anche dei testi sacri, perchè per i tifosi del Milan la squadra di Sacchi è qualcosa di custodito, di religioso, che appartiene al dna più puro della fede rossonera. Ecco perchè, sui social, dalle 23 in poi, i commenti sono passati presto dalla partita alla frase di Ambrosini. E' spuntato anche un hashtag #Ambrosininonèmaistatoilmiocapitano, anche se non sappiamo quanto sia stato seguito.

Ma al di là della fascia di capitano (il Milan ha avuto solo 5 capitani storici: Liedholm, Cesare Maldini, Rivera, Baresi e Paolo Maldini), è l'esagerazione di Ambrosini che ha fatto arrabbiare quelli che per tanti anni sono stati suoi tifosi.

Tutti i casi di Ambrosini

Il giocatore pesarese è stato spesso al centro di qualche caso mediatico. Nel 2007, durante i festeggiamenti del Milan per la Champions League vinta ad Atene, raccoglie dal pullman della passerella uno stendardo di un tifoso sul quale era scritto in riferimento all'Inter "Lo Scudetto mettilo nel...". Nel 2013, invece, dopo un duro e polemico testa a testa fra Milan e Fiorentina per il terzo posto finale andato poi ai rossoneri, Ambro passa ai viola e in ritiro posa in foto con una maglia di una tifosa viola con la scritta "Rigore per il Milan!". Nel 2016, in un fuorionda dalla postazione commento durante Sassuolo-Milan, sembra pregustare con un "tanto finisce 3-0" la sconfitta rossonera. Ieri la frase su Sacchi e Sarri.