Regna grande incertezza sul futuro del club più antico di Italia. La cessione del Genoa al momento appare una chimera, nessun imprenditore serio ha ancora bussato alle porte di Villa Rostan. Il presidente Enrico Preziosi ha scelto la via del silenzio e lavora sotto traccia per la prossima stagione, con la speranza che qualcuno sia pronto a sostituirlo. Un augurio non semplice, dato che sul Genoa pesa una situazione debitoria non da poco. Il grifone non attira investitori, al contrario di tutti i rumors circolati in queste ultime settimane.

Da Pellegrini a Malacalza, nessun interesse concreto

Il nome di Ernesto Pellegrini, ex presidente dell'Inter, aveva raccolto consenso nell'ambiente prima della smentita dell'imprenditore lombardo ai microfoni di Antenna Blu: "Ho pensato al Genoa, mi sento molto vicino ai genoani ma non voglio illudere nessuno. Ho tanti impegni per fortuna e non potrei occuparmi di una squadra di calcio". A fine campionato il presidente Preziosi nominerà ufficialmente un advisor incaricato alla ricerca di acquirenti, ma la sensazione è che i suoi collaboratori più stretti siano già operativi. Non filtra particolare ottimismo, c'è il rischio concreto che il numero uno dei rossoblu non trovi nessuno a cui affidare la società e potrebbe proseguire la sua avventura sotto la lanterna da solo.

Il problema per Preziosi, oltre al clima ostile che si è venuto a creare nell'ambiente, è rappresentato dai conti societari.

Il Genoa è condannato a impostare il proprio futuro sulle plusvalenze ed un mercato in entrata low cost. Senza Gasperini è diventato più complicato anche vendere, il tecnico di Grugliasco era bravissimo a valorizzare il patrimonio tecnico del club in ottica di entrate importanti.

Adesso Preziosi deve cavarsela da solo e l'ultimo nome rimbalzato in rete, quello di Vittorio Malacalza, è l'ennesimo accostamento che non trova riscontro. Il ricco imprenditore genovese aveva provato ad acquistare la società nel lontano 2002, assieme a Flavio Repetto e Aldo Spinelli. Un tentativò che fallì miseramente, con Dalla Costa che decise di trattare con Zamparini che poi acquistò il Palermo.