Fiorentino classe 1967, gran lavoratore, silenzioso, umile ed ottimo conoscitore di giovani: questo è un veloce profilo di Leonardo Semplici, allenatore della neopromossa SPAL. Fin dal quadriennio alla guida del Figline l'allenatore toscano si era fatto notare grazie ai grandi risultati ottenuti; infatti con la formazione della provincia fiorentina Semplici vincerà tre campionati in quattro anni portando i gialloblù dall'Eccellenza Toscana fino alla Lega Pro Prima Divisione, potendo contare l'ultimo anno addirittura su Enrico Chiesa suo attuale estimatore.

La sua carriera da allenatore comincia però nella stagione 2004/2005 con il Sangimignano che a fine stagione porterà in Serie D.

Dopo queste prime due esperienze prolifiche ne arrivano due meno positive ad Arezzo e Pisa; da qui la decisione di accettare la guida della Fiorentina Primavera sulla quale siederà per tre stagioni dal 2011 al 2014. Proprio durante questa sua esperienza viene fatto conoscere ai più grazie al docu-reality trasmesso dal canale MTV tra il 2011 e il 2013 dal titolo "Calciatori-giovani speranze", nel quale veniva seguita passo passo la formazione giovanile viola guidata proprio dal tecnico spallino che in squadra poteva contare su giocatori arrivati poi in Serie A come tra gli altri Federico Bernardeschi, Leonardo Capezzi e Luca Lezzerini.

Il miglior risultato ottenuto dal mister a Firenze fu la semifinale del Campionato Primavera nella stagione 2013/2014.

La svolta spallina

Conclusa l'esperienza con le giovanili Leonardo Semplici comincia nel dicembre 2014 quella che finora è la sua esperienza più importante che ha significato una svolta nella sua carriera assumendo la guida della spal, che nella prima stagione lo vedrà portare gli estensi fino ai play-off nei quali uscì però sconfitto.

Lo scorso anno ha visto la Spal condurre la cavalcata che li ha riportati in Serie B dopo 23 anni. Nessuno si sarebbe mai aspettato però che la risalita potesse continuare anche in questa stagione. Dopo un inizio un po' stentato la SPAL ha cominciato un'inarrestabile salita conclusasi con la matematica promozione in Serie A dello scorso sabato nella sconfitta più dolce che ci potesse essere, grazie anche al gol vittoria del Benevento nel recupero contro il Frosinone che di fatto ha riportato la squadra di Ferrara nella massima serie dopo ben 49 anni ribaltando ogni pronostico.

L'italianità al potere

La particolarità maggiore della SPAL targata Leonardo Semplici è sicuramente la totalità di giocatori italiani presenti in rosa, una rosa composta da giovani promesse come ad esempio Meret, Bonifazi e Lazzari, e da giocatori marinati ed esperti come Antenucci, Floccari, Schiattarella e Del Grosso. Tutto ciò è stato ben amalgamato dal mister e messo nel suo 3-5-2 funzionale e pratico che partita dopo partita ha portato all'insperata promozione. Questo è stato reso possibile anche dal gran lavoro svolto dal direttore generale, anch'esso made in Italy, Davide Vagnati.