San Siro si adegua alle nuove misure antiterrorismo. Non saranno eleganti per l'arredo urbano, ma sono considerate utili dalle autorità competenti per attenuare il rischio di attentati, la cui allerta in Europa ha raggiunto i massimi livelli dopo la strage di Barcellona. Il calcio, come tutti gli eventi di massa, è considerato un obiettivo sensibile del terrorismo internazionale proprio per la sua capacità di convogliare nello stesso punto migliaia di persone.

L'anello in cemento

In occasione del debutto casalingo del Milan che ospiterà il Cagliari sul prato del 'Meazza' il prossimo 27 agosto (calcio d'inizio alle 20.45), l'intero stadio sarà circondato da un anello di cemento composto da barriere anti-camion.

Visto l'utilizzo di mezzi pesanti molto frequente per gli attacchi terroristici che hanno caratterizzato gli ultimi dodici mesi, praticamente da Nizza a Barcellona, la Prefettura e la Questura di Milano hanno ideato questa misura per impedire qualunque intrusione.

Tutte le misure di sicurezza

Per quanto riguarda lo stadio, le cancellate con i tornelli saranno arricchite dalle barriere in jersey. Prevista inoltre una maggiore presenza di forze dell'ordine, oltre alla doppia zona antitraffico che è stata già messa in atto in occasione dei concerti che si sono svolti all'interno dell'impianto. Masssima allerta prima e dopo la partita, quando tutti gli spettatori si accalcano nel piazzale antistante il 'Meazza'.

Un concentramento di tale misura, infatti, potrebbe essere preso di mira dai terroristi. In pratica l'utilizzo di veicoli a motore nei pressi di San Siro viene assolutamente limitato, in tal senso anche la via Dessié, verso via dei Rospigliosi, e via Achille verso l'ippodromo, saranno dotate di barriere anti-intrusione. Un ultimo sopralluogo da parte degli esperti sarà effettuato in mattinata, il giorno prima della partita.

Ad ogni modo l'applicazione del piano di sicurezza è stata ampiamente studiata, nel minor tempo possibile, alla luce dello stato di emergenza determinato dai fatti di Barcellona ed all'imminenza delle prossime gare di campionato. Questa, pertanto, è la risposta del calcio italiano ad una minaccia che ha già ampiamente dimostrato di non avere obiettivi precisi e, soprattutto, di colpire all'improvviso in maniera letale. Se è vero che nessuno può definirsi completamente al sicuro, è altrettanto certo che qualunque pericolo si può prevenire con misure studiate ad hoc.