Nel sorteggio che ha accoppiato le migliori seconde delle qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018, l'Italia ha pescato la Svezia. La Nazionale di calcio affronterà ai playoff una doppia sfida: l'andata sarà il 10 novembre a Malmö e il ritorno il 13 novembre a San Siro.

In Italia, la Nazionale Svedese viene spesso ricordata per il famigerato biscotto con la Danimarca agli Europei del 2004, dove il 2-2 finale condannò gli Azzurri all'eliminazione. Ma che squadra è oggi la Svezia? E soprattutto: cosa deve fare l'Italia per sconfiggerla?

Svezia: poca tecnica, ma tanta organizzazione

Anche se Ibrahimovic ha lasciato la Nazionale nel 2016, la Svezia è riuscita senza troppi problemi a raggiungere il secondo posto nel proprio girone, alle spalle della Francia. Inoltre, si è qualificata con il miglior attacco del proprio girone (26 reti), il sesto miglior attacco delle qualificazioni europee. Il tasso tecnico dei singoli è più basso rispetto a qualche anno fa, ma l'organizzazione di squadra permette loro di superare le proprie carenze. Come dimostra la partita vinta per 2-1 contro la Francia, la Svezia riesce a cogliere i momenti decisivi della partita e sfruttarli per colpire l'avversario.

Il modulo e il gioco della Svezia

La squadra guidata da Janne Andersson gioca con un 4-4-2 d'altri tempi, che sfrutta i lanci lunghi alla ricerca delle due punte rocciose Toivonen e Berg (o Guidetti).

Un gioco non bello da vedere, ma comunque efficace, che fa leva sull'estro di Forsberg, la stella della squadra.

Forsberg, la stella della Svezia

Chiuso il capitolo Ibra, le speranze degli scandinavi si aggrappano soprattutto al talento di Emil Forsberg, centrocampista ventiseienne del Lipsia. La sua dote principale sono i passaggi, che riesce spesso a trasformare in assist.

Infatti è stato una delle rivelazioni della scorsa Bundesliga, con 8 gol e 22 assist.

I punti deboli della Svezia

La Svezia va in difficoltà soprattutto quando non è in possesso palla, visto che fa molta fatica a riconquistarla e quindi finisce per essere spesso schiacciata nella propria metà campo. Anche in difesa è molto carente, per colpa dei difensori centrali lenti (Granqvist e Lindelöf), molto incerti quando si tratta di aggredire gli spazi oltre la linea difensiva.

Come l'Italia può battere la Svezia

È vero che gli Azzurri incontreranno una squadra quadrata e molto prolifica, ma se sapranno sfruttare le proprie qualità e colpire le debolezze degli avversari, la qualificazione sarà assicurata. Quindi per battere la Svezia bisogna:

  • sfruttare la loro incapacità di riconquistare la palla, mantenendo il possesso il più possibile;
  • verticalizzare la palla infilandosi negli spazi centrali, invece di sfruttare le combinazioni tra ala e terzino, che si sono rivelate inefficaci;
  • far leva sulla lentezza dei centrali difensivi, che, con la velocità di Insigne e Candreva, andranno in difficoltà;
  • mantenere un modulo preciso (ad esempio il 4-3-3), limitando gli esperimenti.

Con il rientro di De Rossi, Verratti e soprattutto Belotti, sarà più semplice trovare la profondità e arrivare al gol più facilmente. Senza dimenticare che l'Italia ha una delle migliori difese d'Europa, cosa che renderà difficile a Toivonen e compagni di mantenere la media gol mantenuta nel girone.