Il campionato è fermo a causa delle qualificazioni per il mondiale in Russia della prossima estate, con l'Italia che sarà impegnata questa sera nel match interno contro la Macedonia, che probabilmente non basterà ad evitare gli spareggi che si giocheranno poi a novembre. L'ultima giornata di campionato disputata ha regalato una nuova capolista solitaria, il Napoli, che battendo il Cagliari per 3-0 è rimasto da solo in testa alla classifica a punteggio pieno, con ventuno punti in sette partite, mentre si è fermata la Juventus, che ha impattato per 2-2 allo stadio Atleti Azzurri d'Italia di Bergamo contro l'Atalanta, ed è salita a diciannove punti, agguantata dall'Inter che, invece, ha battuto il Benevento allo stadio Vigorito.
Dietro si è fermato ancora il Milan, che ha perso lo scontro diretto con la Roma per 2-0 in casa, con i giallorossi che così hanno mantenuto il passo della Lazio, a sedici punti al quarto posto.
Parla Mario Sconcerti
Il noto giornalista, Mario Sconcerti, ha commentato questa prima parte di campionato, intercettato ai microfoni di Tmw Radio, scomodando anche un paragone che sta facendo discutere. Queste le sue parole rilasciate a riguardo di vari argomenti:
Le sorprese del campionato:"A seconda di come la si vede, si può dire che possano essere sia il Torino che il Napoli, a seconda dei punti di vista. E' un campionato atipico viste le grandi differenze che intercorrono tra le prime e le altre.
Ci sono ventuno punti di differenza tra il primo e l'ultimo posto dopo sette giornate, ma è una classifica giusta perchè il Napoli ha meritato di essere in testa alla classifica".
La sorpresa:"Una delle sorprese è sicuramente l'Inter, ancora lenta e grossa da capire, insieme alla Juventus. Inizialmente sembrava impossibile prevedere le due squadre appaiate al secondo posto in classifica, a diciannove punti.
È una novità che i bianconeri abbiano perso la testa del campionato".
Il paragone:"La Juventus è una società che non si lascia sfuggire nulla nel momento in cui si presenta l'occasione. Il terzino destro brasiliano, Dani Alves, è andato via in estate e se si è arrivati a schierare in quel ruolo Stefano Sturaro vuol dire che le alternative non erano granchè.
Più che per motivi economici, il rinforzo non è arrivato in quanto non è stata trovata un'alternativa di livello. Sturaro, in quel ruolo, vale i grandi d'Europa, non ci sono grandi calciatori ma solo buoni giocatori. Non vedo fuoriclasse in giro, in particolar modo in quel reparto".