Il Milan è tornato alla vittoria, ma c’è poco da sorridere per Marco Fassone. Intervenuto su RadioUno, l’amministratore delegato dei rossoneri ha spiegato che il cambio allenatore è sempre una fase delicata da attraversare e che il mese di dicembre sarà un importante banco di prova per Gennaro Gattuso ed il suo Milan, nonostante i match sulla carta sembrino più che abbordabili.

Trovare continuità

L’obiettivo, prosegue Fassone, è quello di trovare continuità per iniziare l’ormai prossimo 2018 al meglio. Il ritardo in campionato dalle prime è molto e la preoccupazione è evidente, ma un inizio con qualche passo falso era pronosticabile dopo i massicci cambiamenti i rosa.

Il target a cui i rossoneri puntavano ad inizio stagione era quello dei 70 punti ma con le prime che vanno così forte, la meta si allontana e l’amarezza cresce. Fassone non si pente degli acquisti compiuti in estate dai rossoneri. “Li rifarei tutti”, dice, ma indovinarne 10 su 10 non era di certo facile per la neonata dirigenza e alcuni errori sono stati fatti.

Il cambio di panchina era necessario, secondo l’ad rossonero: la squadra era sgonfia e la dirigenza rossonera ha scelto di esonerare Vincenzo Montella per giocarsi le mani restanti con la grinta dell’ex mediano del Milan. Il tempo dirà se la dirigenza rossonera ha avuto ragione; cambiare a metà stagione è sempre una scommessa dall'esito sconosciuto.

Possibili gravi restrizioni

Per quanto riguarda la richiesta di voluntary agreement, il no della Uefa potrebbe addirittura essere ufficializzato in settimana: le richieste dell’organo europeo su alcuni punti sono impossibili da soddisfare secondo Marco Fassone, ma nei prossimi giorni verranno fatti ulteriori tentativi di raggiungere un patteggiamento volontario.

Nel caso questo non venga accettato i rossoneri andrebbero incontro a gravi restrizioni, fino all'esclusione dalle coppe europee. Senza ricavi importanti nei prossimi anni la dirigenza del Milan sarà costretta a rivedere i parametri di mercato.

Senza Champions, via un top player

La possibilità di perdere uno dei nomi più importanti che il Milan ha in rosa è concreta: se i fatturati auspicati dalla dirigenza rossonera si riveleranno essere inferiori rispetto alle previsioni, la strategia di mercato potrà essere rivoluzionata e sacrificare qualcuno in caso di decine di milioni di perdite è un eventualità che i rossoneri non possono scartare. Senza i soldi della qualificazione in Champions, Fassone crede che si dovrà andare incontro a Cessioni importanti, forse anche di top player.