Chiamatela "malizia", come diceva Primo Levi, o chiamatela "superstizione", oppure semplicemente chiamatelo "sport". Perché lo sport, tra le sue tante passioni che ci fa vivere, ci regala anche emozioni particolari, in cui la scaramanzia diventa quasi un obbligo. Il caso è quello della pluri-premiata società milanese contro la new entry della Serie A, il Benevento, squadra con il peggior esordio nella massima serie e che presto, molto probabilmente, potrebbe tornare nel campionato cadetti.

Eppure un gigante come il Milan è impietrito da questa piccola squadra di provincia e cade, per ben due volte: la prima a Benevento, la seconda nella Scala del Calcio, a casa propria.

Oltre questi due incontri tra le società non vi è stato nessun altro scontro ufficiale.

Brignoli

Due eroi portano il vanto di aver affondato il Milan, il primo è l'ormai mitico portiere Brignoli che al '94, in un gesto di follia, alla ricerca incessante del primo punto in campionato, abbandona i pali sul risultato di 1-2, corre nell'area avversaria insieme ai compagni e la fortuna ha voluto che fosse proprio lui ha insaccarla a Donnarumma, quello che viene considerato uno dei migliori portieri italiani, nonché erede nazionale di Buffon. Il 2-2 finale, il primo punto in campionato per il Benevento e un Milan sempre più in difficoltà.

Iemmello

Non è finita qui, però. Un altro eroe, al ritorno di questa sfida, proprio nella casa dei rossoneri, in quello che è lo stadio più bello d'Italia per storia e tradizione, era destinato a compiere un'altra memorabile impresa.

Così si presenta un Benevento ormai retrocesso, che non ha alcun motivo di fare una buona gara se non quella di godersi la Scala del Calcio, con il suo pubblico, sperando di limitare i danni. Il Milan, però, non c'è. Il Benevento ne approfitta, cerca di mantenere la carica, attacca e segna. Il Milan rimane inerme, non riesce a rispondere, cerca una soluzione, ma neanche la superiorità numerica per l'espulsione di Diabate riesce a ristabilire il pareggio nel tabellino.

Gattuso, lo stratega rossonero, voleva allontanare i fantasmi della sfida dell'andata, cercando di fare una buona prestazione, dimostrando che è stato un caso raro il pareggio del Benevento, un evento fortuito, perché si sa, il pallone è rotondo. Invece Iemmello, classe '92, fa volare i suoi e li riporta in gioco per la sfida salvezza, perché ancora non matematicamente certa.

Quella che all'andata sembrava semplice fortuna del principiante ora ha confermato come la squadra di De Zerbi, seppur ultima in classifica, può dire la sua contro qualsiasi avversaria. E la Strega campana, da questa stagione, sarà un incubo per i Diavoli rossoneri.