Poche ore fa è arrivata l'ufficialità dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio, Roberto Mancini è il nuovo Commissario Tecnico della Nazionale maggiore italiana. L'ex allenatore dell'Inter ha rescisso nella giornata di ieri con lo Zenit San Pietroburgo dopo l'ultima gara del campionato russo.

Lunedì ha firmato il contratto che lo legherà alla formazione azzurra per due anni, fino agli Europei itineranti del 2020.

Nelle prossime ore verrà presentato ai giornalisti al Centro sportivo di Coverciano, da sempre sede del ritiro della Nazionale.

Per il sub-commissario Fabbricini questa è stata una formalizzazione di tutto ciò che è successo nei giorni precedenti. Lo jesino ha dimostrato di volere a tutti i costi questo compito non per motivi personali ma per "suggellare" una carriera in cui ha giocato con maglie importanti.

Prima per Mancini in Nazionale, dopo le avventure nell'Inter, Galatasaray e Zenit

Roberto Mancini ha avviato la carriera da allenatore nel 2001 alla Fiorentina per far posto a Fatih Terim. Con i viola ha ottenuto la Coppa Italia, battendo il Parma di Ulivieri.

A stagione conclusa si è dimesso, per poi far ritorno nella Lazio, dove ha eseguito il compito di vice.

In un periodo di buio societario da parte del club capitolino, Mancini ha fatto ottimi risultati con 24 vittorie, 20 pareggi ed 8 sconfitte tra campionato, Coppa Italia ed altre competizioni. Nella stagione successiva ha vinto il suo secondo trofeo nazionale battendo complessivamente la Juventus per 4 reti a 2.

Nel 2004 è arrivato all'Inter, squadra allora presieduta da Massimo Moratti. Nella prima stagione ha trionfato nuovamente in Coppa Italia (la terza da allenatore) ed in campionato si è qualificato terzo. Con questa posizione è riuscito a vincere, nella stagione 2005/2006, il 14° scudetto (assegnato a tavolino per il caso Calciopoli).

Fino al 2008, anno dell'esonero da parte del presidente del club milanese, ha vinto 3 scudetti, 2 Coppe Italia ed altrettante Supercoppe italiane. Successivamente ha rescisso consensualmente il contratto con i nerazzurri. Altro momento di gloria è stato nel Manchester City, in Inghilterra.

Da ricordare la famosa vittoria in rimonta dei "Cityzens" sul Queens Park Rangers (3-2) grazie alle reti di Džeko ed Agüero, 3 punti che hanno valso la Premier League. Prima di ritornare in Italia ed all'Inter ha allenato anche in Turchia, al Galatasaray da subentrato.

Con i giallorossi ha vinto soltanto la Coppa nazionale, mentre in campionato si è piazzato secondo. Il ritorno in nerazzurro non è stato entusiasmante.

Infatti nel primo anno (2014/2015) si è qualificato ottavo, nella stagione successiva quarto, che è valso l'Europa League ma è stato cacciato a causa dei vari attriti tra Mancini e Thohir.

In questa stagione ha allenato lo Zenit San Pietroburgo, club militante nella Serie A russa. In 45 partite ha vinto soltanto 22 volte tra campionato, coppa ed Europa League. Ha rescisso il contratto nella giornata di domenica al fine di allenare l'Italia.

L'esordio il 28 maggio con l'Arabia Saudita (con Balotelli?)

L'ex Manchester City avrà il primo raduno nella giornata di martedì 22 maggio in vista delle amichevoli contro Arabia Saudita, Francia ed Olanda. L'esordio avverrà il 28 contro gli uomini di Juan Antonio Pizzi Torroja in quel di San Gallo (ore 20:45).

Per quanto riguarda la seconda amichevole, quella contro i francesi di Griezmann, verrà giocata il 1° giugno all'Allianz Rivera di Nizza alle ore 21. L'ultima gara ci sarà il 4 dello stesso mese allo Stadium di Torino alle 20:45. Si vedrà se in questi test rientrerà tra le convocazioni Mario Balotelli, fuori dalle gestioni Conte e Ventura.