Il direttore sportivo dell'Inter, Piero Ausilio, è stato sicuramente protagonista indiscusso di questa prima parte della sessione estiva di Calciomercato. I nerazzurri, infatti, non solo sono riusciti a totalizzare quarantacinque milioni di euro di plusvalenze, chiudendo il bilancio in pareggio e rispettando i parametri del fair play finanziario, ma hanno anche rinforzato notevolmente la rosa. Ben cinque sono stati gli acquisti con l'ultimo arrivo di Matteo Politano, acquistato ieri dal Sassuolo in prestito con diritto di riscatto.
In passato Ausilio era stato al centro di alcune polemiche per la cessione di alcuni giocatori che si sono rivelati decisivi in altre piazze.
Il caso emblematico è quello di Philippe Coutinho, ceduto al Liverpool nel gennaio del 2013 per tredici milioni di euro. Il brasiliano è salito alla ribalta dei riflettori con i Reds ed è stato ceduto quest'anno per centocinquanta milioni di euro al Barcellona nel corso del mercato di gennaio. Rimpianti anche dal punto di vista tecnico visto che il giocatore sta trascinando il Brasile nel Mondiale in Russia. Oltre al danno anche la beffa visto che la società nerazzurra, rispetto a quanto si era paventato inizialmente, non ha potuto beneficiare neanche della percentuale di rivendita del brasiliano.
A differenza del passato Ausilio, però, questa volta non si è fatto prendere in contropiede. In primis c'è stata la cessione di Geoffrey Kondogbia al Valencia per ventotto milioni di euro.
Gli spagnoli hanno chiesto la rimozione della percentuale del venticinque per cento su una futura rivendita offrendo in cambio l'apertura alla trattativa per Joao Cancelo, poi ceduto alla Juventus per quaranta milioni di euro. Il ds nerazzurro, però, non ha voluto saperne anche perché togliere quella percentuale non avrebbe ricoperto il costo del cartellino del laterale portoghese.
L'Inter dice no alla Roma
Una situazione analoga si è verificata per Nicolò Zaniolo. Il regista della Primavera dell'Inter, entrato nella trattativa che ha portato a Milano Radja Nainggolan e valutato quasi cinque milioni di euro, è stato oggetto di discussione tra la società meneghina e la Roma. I giallorossi non volevano concedere ai nerazzurri la clausola sulla futura rivendita.
Ausilio, però, non ha voluto saperne e, oltre a portare il Ninja al servizio di Luciano Spalletti, è riuscito a strappare una percentuale del quindici per cento in caso di cessione del talentuoso calciatore da parte del club giallorosso.
Un piccolo capolavoro del ds nerazzurro che è riuscito a strappare condizioni vantaggiose per il club dalle operazioni fin qui sottoscritte. Ausilio ha appreso dagli errori passati e il suo lavoro, almeno fino a questo momento, è stato sicuramente eccelso con l'Inter regina del mercato del mese di giugno.