Un nuovo capitolo di una storia che sembra essere senza fine. Ancora una volta protagonista è il Chievo Verona dopo le recenti vicende legate al caso "Plusvalenze fittizie" che l'hanno visto coinvolto insieme al Cesena nel deferimento formulato dalla Procura Federale presieduta da Giuseppe Pecoraro. Una vicenda sulla quale si dovrà fare chiarezza alla luce della sentenza di primo grado fissata dal Tribunale Federale Nazionale ad inizio settembre. Con il campionato di Serie A ormai alle porte, il club gialloblu sembra avere negato così come avvenuto nel recente passato l'accesso allo stadio ai giornalisti della testata Calciomercato.Com che che negli ultimi mesi hanno prodotto diversi servizi d'inchiesta sulla tematica plusvalenze fittizie, ritenuta dalla Procura Federale passiva di sanzione disciplinare.

Bilanci sempre in ordine

Proprio il continuo ricorso alla plusvalenze in accordo con il club del Cesena avrebbe permesso, secondo quanto si legge nel deferimento, di superare nonostante bilanci in passivo i controlli della Covisoc per ben tre stagioni consecutive, ottenendo di fatto in modo illegittimo il via libera all'inscrizione al campionato. Per la formazione bianconera, il deferimento è sfociato di recente nella sentenza di primo grado che ha condotto il club al club al conseguimento di quindici punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato, penalità che rimarrà a futura memoria visto che la società risulta fallita con la recente nascita al suo posto di un nuovo club con una nuova denominazione sociale.

Per il Chievo Verona invece l'improcedibilità causata da un vizio di forma nel primo deferimento sembra aver rimandato tutto a settembre, con il torneo di massima serie ormai iniziato.

Proprio al debutto stagionale il club del presidente Luca Campedelli sarà chiamato ad affrontare la Juventus di Cristiano Ronaldo, una gara che vedrà un enorme aspettativa e un grandissimo seguito di pubblico.

Se in passato l'inchiesta giornalistica sulla plusvalenze fittizie era costata l'esclusione dall'impianto per i collaboratori di Calciomercato(.)com, questa volta la stessa testata ha voluto sottolineare sulle sue colonne come a giustificare la loro mancata presenza sarà questa volta una mancata ricezione della mail di accreditamento per la sfida contro la Vecchia Signora. Una situazione surreale dove il diritto alla cronaca e all'esercizio del lavoro sembra essere minato da scelte di censura discutibili.