C'ha messo poco Gonzalo Higuain ad entrare nei cuori non solo dei tifosi, ma anche della dirigenza e dell'allenatore. L'attaccante ex Napoli e Juve è arrivato a Milano con grande entusiasmo e voglia di fare bene e di segnare tanti gol. In queste prime due giornate (al Milan manca una partita), però, il bomber è andato a segno solo una volta contro la Roma con conseguente annullamento della rete per fuorigioco.
Tuttavia, se a Napoli viveva per il goal, l'argentino alla Juventus ha imparato ad essere uomo squadra, far salire i compagni, andare a prendersi il pallone e ripartire insieme.
Il suo lavoro sporco è ben apprezzato da Gattuso, motivo per il quale il tecnico lo esenterebbe dalle critiche se non dovesse segnare sempre e in qualunque occasione. Impressionate è la forma dell'argentino che, in queste prime giornate in campo, ha corso più di tutti occupando anche più zone, discostandosi dalla figura di attaccante centrale.
Higuain, un vero attaccante: corre più di tutti
La Gazzetta dello Sport ha definito Higuain un atleta attento e molto curato. Nelle prime due gare, giocate contro Napoli e Roma, l'argentino ha corso una media di 10.7 chilometri ben più di Suso, Calhanoglu e Borini. L'attaccante contro la Roma si è mosso ovunque facendosi trovare sempre nel fulcro del gioco offensivo rossonero.
I numeri contro i giallorossi sono stati: 5 tiri, un gol annullato, 1 assist e 3 potenziali occasioni, oltre a tutti i palloni toccati. Un attaccante totale che si fa trovare ovunque e riesce, allo stesso tempo, a rendersi pericoloso per gli avversari in qualunque modo.
Il 4-4-2 è il modulo ideale per Higuain
Higuain è un attaccante mobile e il modulo perfetto per lui in questo Milan è il 4-4-2.
Il giocatore preferisce giocare con un compagno affianco nonostante sia una prima punta; la presenza di un partner d'attacco permette al Pipita di poter svariare su tutto il fronte d'attacco, di conseguenza dialogare con i compagni, andare a prendersi la palla e guidare l'attacco. Già a Torino con Paulo Dybala, aveva dimostrato queste caratteristiche.
Qualora Gattuso dovesse decidere di utilizzare tale modulo ne gioverebbe non solo l'argentino ma anche Patrick Cutrone. Proprio i due sono stati gli artefici della vittoria all'ultimo respiro contro la Roma; l'argentino fuori area di rigore ha innescato il compagno in area con un passaggio geniale, battendo Olsen regalando la vittoria al "Diavolo". Per il momento il 4-4-2 è solo un ipotesi che il tecnico rossonero potrebbe attuare man mano nel presente fino a diventare l'assetto tattico preferito per il futuro.