Con la vittoria di ieri sera al Wanda Metropolitano l'Atletico, oltre ad essersi portato a casa lo scalpo blasonato della Juventus, rischia di dare il là ad un clamoroso valzer delle panchine. Più che la sconfitta in sé, colpiscono e preoccupano le modalità con cui essa è maturata, con i bianconeri mai realmente in partita e con i colchoneros apparsi più squadra e più organizzati rispetto alla compagine di Allegri.
Troppo brutta per essere vera
Le statistiche di fine match parlano di soli due tiri in porta e nessuna occasione da goal creata, perfetta fotografia di una sterilità offensiva che ieri ha toccato livelli quasi imbarazzanti, con Oblak costretto a un solo vero intervento, nemmeno troppo difficile, su una conclusione di Bernardeschi nel finale. Sempre scorrendo i dati della partita di ieri, balza all'occhio il 63,8% relativo al possesso palla juventino, che dovrebbe essere lo specchio di una grande mole di gioco, quando in realtà si è trattato di una disponibilità assolutamente passiva della sfera che la squadra non è mai riuscita a tradurre in un'idea di gioco fluida e organizzata in grado di impensierire gli avversari.
Sull'argomento si è espresso anche Andrea Pirlo nel dopo partita, descrivendo la Juventus vista ieri come una squadra disorganizzata e con poca personalità che, sempre a detta dell’ex centrocampista, sembrava volesse solo far passare il tempo sperando arrivasse prima o poi un gol. Proprio per la mancanza di uno spartito tattico convincente tocca inevitabilmente a Max Allegri salire sul banco degli imputati, la sua panchina appare mai come oggi traballante con la situazione che potrebbe precipitare in caso di uscita dalla Champions.
'Zidane sarebbe perfetto per la Juve'
Sembra che il ciclo del livornese alla Continassa possa essere giunto al capolinea, con Paratici chiamato quindi a sfogliare la margherita dei possibili sostituti.
Non sono molti, in verità, gli allenatori in grado di assicurare l'esperienza internazionale necessaria a sedersi al volante della fuoriserie juventina; la squadra bianconera possiede infatti una rosa che mai come in questa stagione la colloca nelle prime 5 squadre al mondo. Dal gruppo dei papabili sta nelle ultime ore emergendo con sempre più forza la candidatura di Zinedine Zidane, secondo il britannico Mirror e lo spagnolo Don Balon l'ex Pallone d'oro sarebbe infatti molto attento all'evoluzione della situazione in casa Juve e rappresenterebbe per molte ragioni un profilo gradito alle alte sfere dell'amministrazione juventina. Importante sarebbe il fattore ambientale, con il popolo bianconero pronto a sostenere un ritorno di Zizou.
Il fuoriclasse franco algerino ha infatti lasciato un grande ricordo di sé dalle parti di Torino avendo conquistato, nei 5 anni trascorsi all’ombra della Mole, numerosi trofei conditi dal Pallone d'oro '98. Un altro elemento determinante è rappresentato dal gradimento dello spogliatoio, capitanato dal plenipotenziario Cristiano Ronaldo, che sarebbe molto felice di ritrovare la guida tecnica dei suoi ultimi tre anni al Santiago Bernabeu, per la quale non ha mai nascosto la stima. L’appeal di Zidane sale alle stelle se si considera poi che con le tre Champions consecutive vinte a Madrid ha già ampiamente dimostrato di conoscere la strada per portare i bianconeri alla conquista della coppa dalle grandi orecchie, che che non è più entrata nella bacheca della vecchia signora dal lontano 1996.