Dopo la nomina a cittadino onorario di Bergamo, a mister Gasperini manca solo una statua. Il re del calcio champagne ha regalato soddisfazioni e l'accesso alla Champions League ai tifosi dell'Atalanta, la stessa che aveva sfiorato qualche anno prima alla guida del Genoa. E per quell'Europa mancata Gasperini mastica ancora amaro, perché probabilmente avrebbe potuto cambiare il corso degli eventi.

Gasperini: 'Non dimentico il Genoa'

In un'intervista rilasciata a Il Secolo XIX il tecnico di Grugliasco ha riavvolto il nastro rossoblu, benché ora sia unicamente concentrato sull'Atalanta e ammaliato dalla Dea. "I tifosi bergamaschi mi hanno fatto emozionare ma non dimentico i miei anni vissuti al Genoa. Lì mi sono costruito la mia carriera". Alla redazione del noto quotidiano genovese il mister nerazzurro sottolinea con grande soddisfazione i traguardi raggiunti in Lombardia, anche se l'argomento Champions League diventa un tasto dolente se collegato al Grifone: "La qualificazione in Champions League con l'Atalanta non ha affatto cancellato i miei rimpianti per la qualificazione sfumata con il Genoa.

Sono molto orgoglioso di questo risultato straordinario raggiunto con l'Atalanta ma ammetto che quel quarto posto a pari merito con la Fiorentina non mi va giù. Il mio Genoa meritava la Champions League, eravamo un gruppo meraviglioso. E se avessimo ottenuto l'accesso alla competizione magari sarebbe cambiata la storia del club. All'epoca avevamo giocatori come Diego Milito e Thiago Motta, chissà cosa sarebbe potuto succedere". Il rimpianto più grande, quindi, è non aver vissuto le stesse emozioni insieme ai tifosi rossoblu: "Fare la Champions League con il Genoa sarebbe stato bellissimo perché loro non hanno mai raggiunto un traguardo simile nella storia".

Verso Genoa-Atalanta

La partita di domenica non sarà semplice per la sua Atalanta perché il Genoa ha ritrovato grande entusiasmo e forse anche risultati: "Indubbiamente mi aspetto un Genoa al massimo.

E' tornata l'energia giusta e l'entusiasmo dopo anni complicati. E io lo so molto bene cosa significhi giocare al Luigi Ferraris quando c'è un certo tipo di clima. Nei miei ricordi ci sono momenti davvero belli, attimi gioiosi e tante vittorie. Il pubblico del Genoa sa come farti volare".

Il rapporto tra la tifoseria e il presidente Preziosi resta incrinato, ma i risultati positivi potrebbero riportare una certa tranquillità nell'ambiente: "Il presidente poteva mollare oppure riscattare gli ultimi campionati. E' una persona che ama le sfide e che sa come fare calcio. Sono contento, evidentemente le cose stanno andando meglio anche per lui. E se vanno meglio per lui possono andare meglio per il Genoa.

Poi ha richiamato Capozucca, ha fatto un capolavoro sul mercato". "E' molto legato al club", conclude Gasperini riferendosi al ds rossoblu. "Lavora bene con il presidente ed è bravo soprattutto in uscita. Poi il Genoa ha giocatori forti come Pinamonti, che davanti a sé ha un grande futuro".