Ieri sera, domenica 1° settembre, si è giocata a Cagliari la partita tra la squadra sarda e l'Inter, valevole per la seconda giornata di Serie A.

Al minuto 25 della ripresa, la gara era ferma sul punteggio di 1-1 quando viene assegnato un rigore all'Inter: Lukaku scende a centrocampo a raccogliere un passaggio di Barella, si gira e lancia in profondità Stefano Sensi. Il centrocampista italiano, anche lui arrivato nella campagna acquisti estiva dei nerazzurri, entra in area di rigore e con una fantastica rouleta salta Pisacane, che lo sgambetta e lo atterra.

L'arbitro non ha dubbi: calcio di rigore.

Sul dischetto si presenta Romelu Lukaku. In quel momento, dal settore dei tifosi cagliaritani si alzano dei beceri ululati razzisti rivolti verso il giovane di origine congolese. Lukaku spiazza Cragno spedendo la palla nell'angolo basso a destra.

Lukaku non esulta, si ferma a fulminare con uno sguardo pieno di sdegno il settore da cui provenivano gli ululati. Mentre gli altri giocatori lo abbracciano per festeggiarlo, lui rimane marmoreo nel suo gesto di condanna. Skriniar accorre e, con il dito sopra il naso, zittisce la curva del Casteddu.

L'Inter vince con fatica una partita complicata

Il gol di Lukaku ha sigillato la partita sull1-2, risultato con cui è terminata. Gli uomini di Conte riescono così a portare a casa i 3 punti su un campo difficile, dopo una partita brutta sul livello del gioco e contro un Cagliari che ha lottato su ogni pallone, guidato dai due nuovi acquisti: Nainggolan, arrivati proprio dall'Inter, e Nandez.

Da sottolineare anche la prova dell'altro acquisto dei rossoblu, Giovanni Simeone, che aveva il difficile compito di sostituire l'infortunato Pavoletti e che ieri, dopo il suo ingresso in campo tra primo e secondo tempo, ha impensierito parecchio la difesa dell'Inter e in particolare Andrea Ranocchia.

Lukaku non ci sta e denuncia su social l'accaduto

Il giorno dopo, l'attenzione che i mass media hanno riservato all'accaduto è tutto sommato poca. Il brutto episodio sembra essere in secondo piano rispetto alla partita, ma Lukaku non ci sta e pubblica su Instagram una storia dove denuncia l'accaduto: "Nell'ultimo mese molti giocatori sono stati vittime di razzismo. A me è successo ieri sera. Tutte le federazione e i social media dovrebbero occuparsi del problema del razzismo". Queste, in sunto, le dichiarazioni che il belga ha fatto trapelare dai suoi canali social.

Il Cagliari prende le distanze

Nella giornata di oggi è arrivato anche il comunicato ufficiale del Cagliari Calcio. La società sarda ha espresso solidarietà verso Lukaku, ha preso le distanze da ciò che è accaduto ieri era e ha sottolineato che "non accetta che si possa minimizzare quanto accaduto, ribadisce gli alti contenuti morali della sua gente, quella che alberga in tutti i settori dello stadio, ma respinge fermamente ogni accusa infamante e sciocchi stereotipi che non possono assolutamente essere indirizzati verso i propri tifosi".

La società ha invitato poi tutti gli addetti ai lavori ad aiutare affinché questi brutti episodi non succedano più.

Il problema del razzismo nel calcio

Negli stadi italiani, purtroppo, il fenomeno del razzismo è all'ordine del giorno: come scordarsi dei "buu" razzisti della Curva Nord dell'Inter diretti a Koulibaly lo scorso dicembre. O ancora gli episodi verso Kean e Matuidi, sempre a Cagliari. I cori contro Eto'o durante il derby di Milano da parte dei tifosi milanisti. E molti altri ancora.

È evidente che il razzismo sia un problema della società italiana. Fenomeno ormai radicato nella cultura del nostro Paese e che, se viene lasciato libero di propagarsi, può diventare sempre più difficile da debellare. L'auspicio è quello che nessuno possa essere più vittima di discriminazione razziale e che i responsabili di ieri sera vengano individuati e puniti come prevede la legge.