L’annata calcistica ha aperto i battenti da qualche settimana con il calciomercato che ormai volge al termine. Di questi temi ha parlato Gianluca Vialli nell’intervista rilasciata alla stampa a margine della presentazione della sedicesima Golf Cup della fondazione Vialli e Mauro. L’ex bianconero ha raccontato di aver visto molte partite di questo inizio campionato e si è divertito perché ci sono stati tanti gol. La speranza è che si possa continuare su questa scia, ma l’intervistato teme un’inversione di tendenza con il susseguirsi delle giornate.

Vialli insieme a Mancini è stato una bandiera della Sampdoria ed ora non può che dispiacersi per l’avvio negativo di cui è protagonista la squadra blucerchiata che, infatti, in due turni ha totalizzato zero punti. Gli allenatori nel mondo del calcio vengono suddivisi in 'risultatisti' e 'giochisti'. Su questo argomento l’ex attaccante pensa che non può esserci una divisione così netta perché ogni tecnico deve adeguarsi ai giocatori che ha in rosa, agli obiettivi e al rapporto con la società. I professionisti del settore, per Vialli, devono essere razionali e concreti e seguire ciò in cui credono, altrimenti se tutti seguissero le stesse regole le squadre non avrebbero un’identità: “Se giocassero tutti allo stesso modo, sarebbe noioso”.

Il pensiero di Vialli sulla Juve di Sarri

Secondo l’ex giocatore, per il momento le squadre che possono essere considerate l’anti Juve, guardando la classifica, sono Inter e Torino, ma si capirà ancora di più andando avanti. La Juventus quando ha iniziato i lavori precampionato ha tolto la maglia numero nove a Gonzalo Higuain, adesso questa maglia non è di nessuno.

A riguardo, l’intervistato pensa che i numeri oggi non siano così importanti perché vengono scelti dai giocatori solo per un particolare legame affettivo o per scaramanzia. La Juve ha molti attaccanti e ciò rappresenta un bene per la squadra, anche se poi l’allenatore potrebbe avere difficoltà nella gestione. Durante la sessione di calciomercato ha imperversato il caso Icardi, l'argentino fuori rosa ha rifiutato tutte le offerte, ora però sembrerebbe prossimo a trasferirsi in prestito al PSG.

Sulla vicenda Vialli non vuole dare giudizi perché in questo settore i giocatori da sempre decidono di rinnovare o cambiare aria. Parlando di Maurizio Sarri non può dare un giudizio sul suo modo di allenare, perché l’ex attaccante non è stato mai ai suoi ordini, ma il fatto che i protagonisti del reparto offensivo con lui siano più prolifici gli fa credere che sarebbe andato d’accordo con il tecnico di Valdarno: “Con lui i centravanti segnano tanti gol, non credo avrei avuto problemi". La Juventus 2019/2020 per Vialli è una squadra forte, ma non è ancora al top come del resto gli altri club. Andando avanti si migliorerà sul piano fisico e su quello degli automatismi: “È una squadra tosta. Presto ci renderemo conto del reale valore e vedremo se sarà l’anno giusto per la Champions”.