Sin dal suo primo giorno da allenatore dell'Inter, Antonio Conte è stato chiarissimo con la dirigenza. Alcuni giocatori li ha considerati fondamentali per la sua chimica di gioco, Romelu Lukaku ad esempio è arrivato in estate dopo un discreto tormentone di mercato che, a un certo punto, aveva visto la Juventus in vantaggio nella corsa al centravanti belga. Poi Lukaku è finito all'Inter, che sia perfetto per il gioco di Conte è sotto gli occhi di tutti, ma per lui parlano le cifre: gol, assist, tanta sostanza, capacità di creare spazi ai compagni di reparto.
Ma l'Inter di Conte, nonostante sia oggettivamente più competitiva rispetto alle stagioni recenti, non è ancora completa. Campionato e Champions poi interrotti hanno dimostrato due evidenti lacune: la prima è quella di un centrocampo che, purtroppo, va in apnea senza Brozovic o se il croato non è in giornata, la seconda è la mancanza di alternative in panchina talmente valide da non far rimpiangere i titolari. La soluzione alla prima questione ha un nome e non è un segreto per nessuno: Sandro Tonali è nel mirino nerazzurro e stiamo parlando probabilmente del giovane più promettente degli ultimi anni di storia del calcio italiano.
Complementare e non alternativo a Brozovic
Secondo un'analisi della Gazzetta dello Sport su quelli che saranno gli investimenti in entrata dell'Inter nella prossima sessione di calciomercato, due riguardano il settore nevralgico del campo. Tra i nomi c'è quello dell'esperto Arturo Vidal, storico pallino di Conte, ma l'uomo su cui tecnico e dirigenza puntano fortemente sarebbe Sandro Tonali. I motivi, secondo la 'rosea', sarebbero almeno tre più che evidenti. In primis perché dalle sue caratteristiche tecniche sembra davvero un tassello perfetto per il gioco di Conte: il talento del Brescia si è imposto come centrale davanti alla difesa, alla Andrea Pirlo per intenderci, ma le sue qualità gli permettono di interpretare al meglio anche il ruolo di interno: classe, intelligenza tattica e duttilità, tre elementi che farebbero brillare gli occhi del tecnico salentino.
In apparenza gioca nella stessa posizione di Brozovic, ma il suo stile è diverso da quello del croato e, se messi insieme, darebbero al centrocampo una miriade di soluzioni. Oltretutto Tonali possiede forza fisica, ritmo e anche una bella conclusione da fuori. Ama il 'gioco corto', scambi in velocità con soluzioni immediate, rispetto a 'Brozo' che predilige aperture ad ampio raggio.
Un investimento a lungo termine
Per la sua giovane età, Tonali rappresenta più di ogni altro un investimento a lungo termine nell'ottica di una rinnovata strategia interista che punta a valorizzare i giovani talenti italiani (Sensi e Barella sono esempi in tal senso, ndr). Terzo e ultimo motivo, con una giusta offerta Suning potrebbe strappare il giocatore alla Juventus che, secondo i rumors, lo avrebbe nel mirino da parecchio tempo e sarebbe un 'avviso' chiaro delle intenzioni nerazzurre di porsi come vera alternativa in Italia al club che sta dominando la Serie A da quasi un decennio.
Chiunque si assicuri le sue prestazioni, però, dovrà accontentare le pretese di Massimo Cellino che per privarsi del suo gioiello non sembra intenzionato a scendere sotto i 50 milioni di euro. Secondo alcune indiscrezioni, l'Inter avrebbe una carta da giocare che piace parecchio alla dirigenza bresciana, il giovane attaccante Sebastiano Esposito anche se difficilmente la dirigenza nerazzurra accetterà di privarsene a titolo definitivo.