Messi-Barcellona, la storia continua. Queste è stata la stretta finale nella giornata del 4 settembre a Barcellona. Lionel Messi, alla fine, ha deciso di rimanere in blaugrana, seppur controvoglia. Lo ha comunicato lui stesso durante un'intervista, ponendo fine al caso dell'estate 2020. Il popolo del calcio intero, e in particolare quello spagnolo e argentino, sono stati in trepidante attesa di sapere la decisione definitiva del bomber argentino, a seguito anche del burofax del 25 agosto inviato alla dirigenza del Barca. Nel corso dei 10 giorni, dalla notizia di un suo probabile addio, le indiscrezioni, che sono spesso rimbalzate da una nazione all'altra e da un continente all'altro, sono terminate.
Nonostante alla fine abbia deciso di vestire ancora la maglia blaugrana, ha comunque lanciato pesanti accuse a tutta la dirigenza del club, in particolare al presidente Bartomeu.
Messi e le sue accuse al club: 'Da tempo non c'è un progetto credibile, si tappano i buchi'
Il ripensamento del 10 argentino ha trovato conferme in un'intervista, nella quale ha spiegato le sue ragione e le motivazioni della sua scelta. "Resto perché non mi è stato permesso di andarmene e non sarei mai andato in tribunale contro il club che amo. Ma volevo andarmene", ha dichiarato. Le parole più pesanti sono state rivolte alla dirigenza. Negli ultimi anni è spesso mancato un progetto vincente e credibile. Dopo le brutte prestazioni in Europa, il club non si è assunto alcuna responsabilità.
Quello che è certo, però, è che la decisione di voler cambiare aria non è scaturita dalla pesante sconfitta in Champions League contro il Bayern per 8-2. Il suo desiderio è stato quello di lasciare spazio alle nuove, giovani promesse e di farsi da parte. Nonostante i dissapori, il talento argentino ha ribadito che continuerà a rendere onore alla maglia blaugrana e a dare il massimo in campo.
I dissidi con Bartomeu e il dramma in famiglia
I problemi di Messi con il Barca hanno riguardato soprattutto il presidente Bartomeu, che secondo Leo, non ha mantenuto la parola data. Tra i due era stato trovato un accordo: l'argentino sarebbe stato libero di andare via dal Barcellona, se avesse voluto. Il presidente, però, ha tenuto duro, scatenando un vero e proprio testa e testa con il suo giocatore.
Il braccio di ferro ha riguardato la clausola rescissoria da 700 milioni di euro. Secondo Messi e la sua famiglia, questa clausola non è mai esistita, ma secondo la dirigenza si. Alla fine è stata proprio l'impossibilità di arrivare a pagare una cifra così alta che l'argentino ha deciso di rimanere a Barcellona. Le sue parole hanno sicuramente rallegrato la famiglia, molto preoccupata di un suo probabile addio. In suoi figli non volevano andare via, la moglie invece aveva sostenuto la sua scelta di cambiare aria. Quello che più è dispiaciuto a Messi è stato quello di sentirsi tradito da molti amici, che hanno messo in discussione il suo amore per questi colori. ''Che resti o me ne vada, il mio amore per il Barcellona non cambierà mai. Questo è il club della mia vita, il club che mi ha dato tutto e a cui ho dato tutto".