La Juventus, nei giorni scorsi, è venuta a conoscenza delle motivazioni che hanno spinto la Corte Federale a infliggerle 15 punti di penalità nella classifica di Serie A per il caso plusvalenze. La società bianconera ha già annunciato ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni. In queste ore, intanto, diversi legali esperti di diritto societario e sportivo stanno dando un proprio parere in merito alla situazione che sta attraversando la società torinese.

Tra questi c'è l'avvocato Maurizio Paniz, il quale è anche presidente dell'official fan club bianconero di Montecitorio.

Il legale si è espresso anche in merito a quanto detto nei giorni scorsi da Piero Sandulli, vicepresidente del Consiglio di Garanzia del Coni.

Le parole di Sandulli

Piero Sandulli aveva affermato: "È una sentenza che dal punto di vista giuridico sta in piedi. La sentenza dice che quelle intercettazioni hanno valore confessorio. A me pare che il tema dalla lealtà è alla base di qualsiasi normativa sportiva (...) L’attenzione che è stata posta sulla slealtà nella seconda è legata a ciò che è stato acquisito attraverso la procura di Torino e a ciò che ad essa ha fornito la Consob. (...) Posso solo dire che il criterio dell’afflittività è il criterio sulla base del quale hanno già ragionato i giudici con la sentenza depositata nei giorni scorsi.

Emerge la possibilità che emergano altri filoni d’indagine e altri giudizi verranno a conoscere di ulteriori fattispecie e di altre posizioni.

Queste parole hanno fatto molto rumore e anche lo stesso Collegio di Garanzia del Coni ha dovuto diramare un comunicato in cui si è sottolineato che le dichiarazioni di Sandulli sono state fatte a titolo personale.

L'avvocato Paniz commenta le dichiarazioni di Sandulli

Su tutto questo si è soffermato anche l'avvocato Maurizio Paniz: "Non parliamo del tempismo della dichiarazione del vicepresidente del Collegio di Garanzia Sandulli che con le sue dichiarazioni ha richiesto da parte del Coni un comunicato di chiarificazione: mi pare si siano raggiunti limiti difficilmente accettabili".

Inoltre, il legale ha sottolineato: "Penalizzare a campionato in corso condiziona, se non proprio falsa, il campionato. Non capisco la fretta di arrivare a giudizio, soprattutto perché non c’è neanche stato un rinvio a giudizio in sede penale".

Lo stesso avvocato Paniz ha poi aggiunto: "Il concetto di lealtà sportiva è stato ascritto solo ai dirigenti juventini e non alla società Juventus. Bisogna distinguere le due posizioni, perché, se un dirigente commette irregolarità, può essere giusto punirlo, ma meno giusto è punire il club se non ha responsabilità diretta, perché così vengono puniti milioni di tifosi, gli azionisti e financo i giocatori".

Prima di concludere: "Non ci sono i presupposti giuridici per l’applicazione dell’articolo 4. Perché la violazione, in questo caso l’utilizzo delle plusvalenze, non esiste perché dovrebbero essere regolamentate da una normativa che in realtà non c’è".