Lo scorso 13 agosto, ad un mese circa dai match decisivi per la qualificazione ad Euro 2024, Roberto Mancini ha rassegnato le sue dimissioni da CT della nazionale italiana. Gabriele Gravina e gli organi competenti della FIGC hanno scelto come sostituto Luciano Spalletti, a dispetto di una clausola col Napoli da 3 milioni di euro che sembrava poter ostacolare l'approdo del tecnico toscano sulla panchina degli azzurri.

A tenere banco però sono state principalmente le ragioni del divorzio tra l'ex allenatore, tra le altre, di Inter e Manchester City e la nazionale.

Nei giorni che hanno seguito la vicenda è stato lo stesso Mancini a chiarire il suo punto di vista, spiegando come in sostanza la decisione sia maturata per una mancata unione di intenti su diversi temi legati alla guida tecnica.

Gabriele Gravina, 'botta e risposta' con Mancini sui temi che hanno sancito il divorzio

A detta di Roberto Mancini - in una doppia intervista tra Libero e La Repubblica - le ragioni delle dimissioni da CT della nazionale italiana farebbero capo a delle ruggini con Gabriele Gravina, presidente della FIGC. Dall'addio di Evani alla mancata rimozione di una clausola del contratto, questioni che hanno indispettito il tecnico al punto da arrivare alla decisione di lasciare la panchina degli azzurri.

Su i temi toccati dall'ex CT, è arrivata quest'oggi la replica del massimo esponente della FIGC; in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, Gabriele Gravina ha passato in rassegna tutti i motivi di scontro palesati da Roberto Mancini nel corso di queste settimane.

Gabriele Gravina ferito dalle parole di Roberto Mancini: 'Dichiarazioni offensive'

"Quelle di Mancini sono state dichiarazioni sconfortanti, inappropriate e offensive nei miei confronti". Inizia così Gabriele Gravina nell'intervista rilasciata al quotidiano, sottolineando quanto le dichiarazioni dell'ex tecnico della nazionale italiana non siano state accolte in maniera piacevole.

Il presidente della FIGC ha poi aggiunto di esserci rimasto male principalmente in virtù del rapporto stabilito con il tecnico, a suo dire tanto professionale quanto di amicizia. "Non ho mai fatto invasioni di campo, non ho mai chiesto la formazione; non mi meritavo parole così".

Gabriele Gravina 'contro' Roberto Mancini: dallo staff alla clausola su Euro 2024

Nel prosieguo dell'intervista rilasciata al Corriere della Sera, Gabriele Gravina ha motivato anche il mancato rifiuto delle dimissioni di Roberto Mancini da CT della nazionale. A suo dire, l'accordo avrebbe previsto la rimozione della clausola relativa all'eventuale mancata qualificazione ad Euro 2024, lasciando dunque intendere quanto fosse un compromesso che non trovava il suo benestare.

"Stendiamo un velo pietoso, le sue motivazioni sono deboli e superficiali". Nel merito delle presunte modifiche allo staff che avrebbero indispettito l'ex tecnico degli azzurri, il presidente della FIGC ha spiegato come, di fatto, solo il vice Evani sia stato escluso. Inoltre, Gravina ha spiegato come, di contro, siano stati inseriti Barzagli e Gagliardi nello staff proprio per non indebolire l'apparato tecnico e sempre su richiesta di Mancini.

Il presidente della FIGC su Luciano Spalletti: 'La clausola riguarda lui e il Napoli'

Nel finale dell'intervista, Gabriele Gravina non ha fatto segreto dell'amarezza provata per le dimissioni di Roberto Mancini. "Considerati i rapporti personali avrei apprezzato di più se Mancini avesse espresso la sua volontà guardandomi negli occhi".

Archiviato il capitolo dimissione, il presidente della FIGC ha speso alcune parole anche per il nuovo tecnico Luciano Spalletti con riferimento alla discussa clausola che lo legherebbe all'SSC Napoli. "La clausola è una questione sua con il Napoli; la FIGC non ha mai pensato di subentrare".