Dopo diverse riflessioni, Paul Pogba avrebbe deciso di chiedere le controanalisi del campione su cui ci sarebbe stato esito positivo al doping, con l'esito previsto entro sette giorni. Da li in avanti si capirà quale strada prenderà la difesa di Paul Pogba. Quello che pare certo è che i suoi legali punteranno sulla non intenzionalità.
Legali di Pogba al lavoro
In queste ore i legali del francese sono al lavoro [VIDEO] per pianificare la strategia difensiva. Il centrocampista rischia da due a quattro anni di stop, ma non è da escludere la strada del patteggiamento.
In base all’esito delle controanalisi le ipotesi saranno tre: archiviazione in caso di negatività del secondo campione di urina, patteggiamento o processo davanti al Tribunale Nazionale Antidoping.
Gli avvocati di Pogba cercheranno di dimostrare che il ragazzo ha assunto un integratore senza essere a conoscenza della presenza del testosterone all’interno dello stesso. Assunzione del farmaco si, intenzionalità di violare le regole anti doping no.
La Juventus potrebbe richiedere la rescissione e puntare poi Samardzic
Una volta avuto l’esito delle controanalisi la Juventus deciderà il da farsi. Fin dalla sospensione cautelativa del calciatore, il quadro è parso chiaro: se dovesse arrivare la conferma della positività anche in seguito alle controanalisi la società potrebbe attenersi all’accordo collettivo e chiedere così la rescissione del contratto.
Il club è certamente vicino al giocatore ma la questione è destinata a finire in tribunale con una condanna certa (sempre che le controanalisi diano esito positivo), andrà piuttosto compresa l'entità della pena ovvero sia la consistenza della squalifica comminata al calciatore. Qualunque essa sarà, il club rescinderà il contratto andando alla ricerca di un sostituto già nel mercato di gennaio.
Il nome caldo sul mercato italiano sarebbe quello di Lazar Samardzic, fantasista dell'Udinese che quest'estate è stato ad un passo dal vestire la maglia dell'Inter.