L'ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi ha concesso un'intervista ad Adnkronos trattando il tema della possibile cessione della Juventus, con la famiglia Agnelli che dopo oltre 100 anni di storia potrebbe passare il testimone alla guida del club.

Nonostante la smentita di Exor, l'ex direttore generale dei bianconeri ha evidenziato di non poter escludere del tutto l'ipotesi di una vendita, specialmente dopo l'allontanamento di Andrea Agnelli che era rimasto l'ultimo grande elemento operativo di raccordo tra la famiglia e il club bianconero.

L'ex dirigente della Juve Moggi ha parlato della possibile cessione societaria

"Cessione Juventus? E' una notizia che io non posso smentire, se ne parla da un po' ma di certo non è imminente perché prima dovranno risanare la società che in questo momento ha un 'rosso' di bilancio importante". Queste le dichiarazioni di Luciano Moggi in una recente intervista ad Adnkronos.

"È una notizia che fa scalpore, la fine della dinastia Agnelli sarebbe epocale, si chiuderebbe un periodo storico molto lungo e molto vincente che ha fatto il bene non sono della Juventus ma anche del calcio italiano" ha proseguito l'ex dg juventino.

"Fosse rimasto Andrea (Agnelli ndr) avrei creduto meno alla cessione: Andrea ha vissuto dentro la Juve grazie al padre e io ho potuto toccare con mano la sua passione verso i colori bianconeri nei 12 anni che ho lavorato alla Juve" ha sentenziato ancora Luciano Moggi, evidenziando come dopo l'addio di Andrea Agnelli non si sia verificato un cambio di guardia con il subentro di un altro uomo appartenente alla famiglia investito di un ruolo di guida.

Le dichiarazioni di Zoff sulla possibile cessione della Juventus

Un altro personaggio molto significativo per la storia della Juventus ha voluto commentare le indiscrezioni relative ad una possibile cessione societaria del club. Parliamo di Dino Zoff, leggendario portiere dei bianconeri e della nazionale italiana che in carriera ha difeso la porta dei bianconeri per un totale di 473 presenze: "La vendita della Juventus da parte della famiglia Agnelli sarebbe tragica, perché loro rappresentano un’istituzione del Paese.

Il mondo cambia ma gli Agnelli rimangono gli Agnelli, loro sono stati la Juventus. Se dovesse succedere ciò rimarrei deluso: per me la tradizione vale, non è una cosa da cambiare perché cambia il tempo. Vendere anche la Juventus sarebbe troppo".