La controversia legale fra Cristiano Ronaldo e la Juventus continua a tenere banco. Il giocatore portoghese aveva presentato una richiesta di arbitrato per ottenere un pagamento di 19,5 milioni di euro, in seguito a due ricorsi legali. La Juventus ha reso noto questo fatto tramite il bilancio societario al 30 giugno 2023, dichiarando che Ronaldo ha presentato questa richiesta per motivi collegati alla diminuzione degli stipendi durante la stagione sportiva 2020/21. Ha poi aggiunto che il secondo ricorso è stato dichiarato inammissibile.

La società ha risposto a entrambe le richieste di Cristiano Ronaldo, contestando le pretese avanzate e sollevando eccezioni pregiudiziali e preliminari.

L'udienza per la discussione del caso relativo alla prima richiesta è prevista a dicembre, mentre il termine per il verdetto è previsto entro il 22 aprile 2024.

La Juventus ha reso noto che il secondo ricorso presentato da Ronaldo è stato dichiarato inammissibile in quanto il collegio arbitrale ha affermato la mancanza della propria autorità giudicante sulla controversia. La società ha sostenuto di non ritenere fondate le richieste avanzate da Ronaldo con entrambi i ricorsi e ha quindi scelto di non accantonare alcun fondo per rischi in merito a questa vicenda.

La manovra stipendi e il caso Cristiano Ronaldo

Cristiano Ronaldo ha intrapreso un percorso legale tramite il Collegio Arbitrale, istituito per dirimere dispute tra giocatori e società, evitando così il ricorso ai tribunali civili.

Il ricorso, avviato nell'estate, ha già avuto una prima udienza e, nonostante l'attenzione, sembra non preoccupare la Juventus.

Il problema è strettamente legato alla questione dei compensi durante la manovra stipendi effettuata nel periodo del Covid, nel quale i giocatori della Juventus rinunciarono a quattro mensilità, con la possibilità di recuperarne tre spalmate sulle stagioni seguenti.

Come scrive Vaciago un articolo di settembre, nonostante le conseguenze contabili, contestate dalla Consob e dalla Procura di Torino (sebbene la Cassazione abbia stabilito che la Procura non potesse indagare), l'intesa fra la Juventus e i giocatori è stato rispettata. Le cosiddette "side letters", che garantivano il pagamento di tre mensilità su quattro, sono state rispettate.

Tuttavia, il documento relativo a Cristiano Ronaldo sembra non esistere effettivamente. Il portoghese, pur avendo inizialmente accettato la rinuncia alle quattro mensilità, non ha poi firmato il foglio che garantiva il recupero di tre stipendi. La ragione di questa mancanza di firma non è stata confermata ufficialmente, sebbene circoli l'ipotesi che i suoi legali gli avessero consigliato di non firmare.

Cristiano Ronaldo avrebbe firmato un foglio nel quale non dichiarava credito con la Juventus

Questa mancanza di firma rappresenta un primo punto debole nel ricorso di Ronaldo, dato che senza la sua firma, e quella del club, manca la base documentale per richiedere quei soldi. Anche se esiste un foglio firmato da Giorgio Chiellini e Andrea Agnelli, esso non include l'intesa di Ronaldo.

I documenti presentati dai legali di Ronaldo all'arbitrato derivano dall'inchiesta Prisma, la cui documentazione non è stata ancora esaminata da un giudice dopo essere passata alla Procura di Roma.

Inoltre, quando Ronaldo è passato al Manchester United nell'ultimissimo giorno del mercato estivo 2021, avrebbe firmato un documento affermando di non avere alcun credito residuo con la Juventus. Questo documento rappresenta un problema ancor più significativo per la richiesta del calciatore, che, in quel momento, non era obbligato a firmare, ma avrebbe potuto richiedere i 19 milioni lordi ai quali aveva rinunciato durante il periodo del coronavirus.