La Juventus e Cristiano Ronaldo hanno un contenzioso di fronte al collegio arbitrale visto che il calciatore ha richiesto 19,5 milioni di stipendi arretrati. L’udienza è stata rimandata a dicembre dopo che è stata ritenuta legittima una delle due richieste fatte dal portoghese. Il contenzioso tra le parti nasce in seguito a quanto raccolto dalla Procura di Torino nell’inchiesta Prisma. Secondo gli inquirenti la Juventus non avrebbe dato a Cristiano Ronaldo parte degli stipendi a cui il calciatore ha rinunciato durante le manovre stipendi per arginare l’emergenza Covid.
Il club bianconero, però, è di parere diverso in quanto il giocatore avrebbe firmato un documento al momento del suo passaggio allo United affermando di non avere pendenze con la società.
La posizione della Juventus
La Juventus ha pubblicato la relazione di bilancio al 30 giugno 2023. In questo documento la Vecchia Signora ha fatto chiarezza anche in merito alla richiesta fatta da Cristiano Ronaldo: “La Società ritiene infondate le pretese fatte valere dall’Ex Tesserato sia con la Prima che con la Seconda Domanda“. Inoltre, la Juventus ha comunicato di non aver messo da parte nessun fondo di rischio a bilancio proprio perché ritiene di poter far valere le sue ragioni. Adesso non resta che attende dicembre per capire quale sarà l’esito del contenzioso tra il club bianconero e Cristiano Ronaldo.
Attesa anche per la situazione di Pogba
Oltre, alla situazione legata al contenzioso con Cristiano Ronaldo, la Juventus è in attesa di sapere quello che sarà il futuro di Paul Pogba. Infatti, il francese è in attesa di giudizio dopo la positività al testosterone riscontrata lo scorso 20 agosto. Le indagini della procura antidoping sono ancora in corso poiché si sta verificando la documentazione presentata dalla difesa del giocatore.
Dopodiché si entrerà nel vivo e Pogba dovrà cercare di convincere gli inquirenti della sua buona fede, altrimenti si arriverà al deferimento e successivamente ci saranno 20 giorni nei quali il francese dovrà cercare un accordo o andare a processo. In ogni caso il rischio è il centrocampista possa essere squalificato per 2 anni.
In caso di accordo per il patteggiamento la pena potrebbe anche essere dimezzata mentre se si andrà a processo i tempi della squalifica potrebbero essere ben più lunghi. In caso di dibattimento Pogba avrà anche la possibilità di ricorrere fino anche al Tas di Losanna. In ogni caso la decisione verrà presa in Italia, infatti, non si potrà percorrere la strada del percorso unico proprio di fronte al Tas. Adesso non resta che attendere la chiusura dell’indagine per capire quale sarà la scelta del giocatore.