In queste ore sui social tiene banco l’intervento del procuratore federale della Figc Giuseppe Chinè, il quale durante il premio “Sport e Legalità” è tornato sulle vicende giudiziarie che hanno coinvolto la Juventus, affermando: “Ha avuto un’indagine alla Procura di Torino, con i bravi magistrati che ne hanno lavorato”.

Queste parole hanno causato critiche e polemiche dai tifosi bianconeri che sui social hanno attaccato Chinè: “Imbarazzante. La Procura non poteva indagare”, questo è ad esempio il commento di un tifoso della Juventus. Diversi supporter bianconeri ci hanno tenuto a sottolineare che infatti a settembre la Cassazione ha stabilito come la Procura di Torino fosse incompetente sull'inchiesta Prisma, spostando il procedimento a Roma.

La rabbia dei tifosi bianconeri contro Chiné

L’intervento del procuratore federale Chinè in merito alle vicissitudini della Juventus della scorsa stagione, hanno nuovamente scatenato l’ira dei tifosi bianconeri, che si sono sfogati sul social X: “Chinè praticamente ci spiega l’accanimento contro la Juventus…”.

Un altro passaggio dell’intervento di Chinè che ha fatto infuriare i sostenitori bianconeri è quello in cui ha affermato: “I tifosi si chiedono perchè il procuratore federale si sia accanito con la Juve e non con il Napoli, riguardo l’affare Osimhen. La risposta è banale". A tale proposito qualche tifoso ci ha tenuto a sottolineare di non essere stupito dopo l’intervento del procuratore federale: “Comunque Chinè ha detto quello che già si sapeva, niente di più”.

Le tappe delle vicende giudiziarie dei bianconeri

Dopo l’indagine Prisma condotta dalla Procura di Torino, nel novembre 2022, la dirigenza della Juventus e l’intero Consiglio di Amministrazione avevano rassegnato le dimissioni.

La proprietà era quindi dovuta intervenire con decisione per riorganizzare i quadri dirigenziali e assemblare un nuovo consiglio d’amministrazione.

A gennaio 2023 poi cominciarono i vari processi sportivi, che avevano inizialmente portato alla penalizzazione di 15 punti per la Juventus per il caso plusvalenze fittizie. In seguito i punti sono stati riassegnati alla società dal collegio di garanzia del Coni che, però, ha rimandato il tutto alla corte federale. Davanti alla CAF la Juventus è poi stata definitivamente penalizzata di 10 punti.

Il club torinese ha dovuto anche difendersi per la questione legata alla “manovra stipendi”, in questo caso ha raggiunto l’accordo con la procura federa per un patteggiamento con un ammenda di poco superiore ai 700 mila euro.