Negli ultimi giorni è emersa la possibilità che Aleksander Ceferin, attuale presidente dell'Uefa, possa prolungare il suo mandato al di là dei limiti stabiliti dall'attuale statuto dell'organizzazione calcistica europea. In carica dal 2016, Ceferin avrebbe teoricamente raggiunto il limite di 12 anni previsto dalla normativa UEFA per un presidente. L'idea allo studio sarebbe però quella di modificare lo statuto e permettere un terzo mandato al presidente, così da prolungarne gli anni di 'reggenza' fino a 18 primavere complessive.

L'UEFA potrebbe modificare lo statuto per le rielezioni del presidente

E' stato il Financial Times a riportare l'ipotesi secondo la quale l'UEFA starebbe considerando l'idea di superare le attuali norme statutarie per consentire a Ceferin di vivere un nuovo mandato. Secondo l'attuale statuto, nessun dirigente può ricoprire la carica di presidente per più di 12 anni, con Ceferin che dovrebbe lasciare 11 anni dopo l'insediamento (nel 2027, inizio del suo mandato nel 2016).

Sulla vicenda la stessa UEFA ha dichiarato attraverso una nota ufficiale: "Il comitato legale ha proposto una serie di modifiche allo statuto che chiariscono alcune disposizioni esistenti per garantire che nessuna sia applicabile retroattivamente, in linea con un principio giuridico fondamentale".

Con un cambio di statuto l'organismo europeo perseguirebbe una strategia fatta di mandati lunghi che sta iniziando a concretizzarsi anche in altri organismi del calcio internazionale. La FIFA continuerà ad essere presieduta ad esempio da Gianni Infantino almeno fino al 2027, dato che i suoi primi tre anni non sono stati considerati per il calcolo dei limiti dopo l’approvazione del Consiglio della FIFA.

Le eccezioni insomma iniziano a diventare la regola.

Nel mese di dicembre si conoscerà il destino della Superlega

L'organismo internazionale presieduto da Ceferin attende con ansia i prossimi giorni dato che giorno 21 dicembre la Corte Europea di Giustizia, sollecitata per l'occasione da una causa mossa da Real Madrid e Barcellona, si esprimerà in merito al parere fornito dal procuratore generale della CGUE, Athanasios Rantos, che il 15 dicembre 2022 ha sentenziato come secondo lui UEFA e FIFA non abbiano abusato della loro posizione dominante nel bloccare il progetto Superlega: respinta dunque la tesi che le minacce di sanzioni verso i vari club rappresentino un abuso di potere. La Corte europea di Giustizia sarà della stessa idea? Le due squadre spagnole promotrici della nuova competizione attendono e sperano.