“E’ il suo modo un po’ toscanaccio, se non lo avessi interpretata così in modo un po’ scherzoso il mio pensiero sarebbe stata da che pulpito": ad esprimersi in questi termini l'ex portiere dell'Inter Sebastian Frey, che intervenuto a TV Play ha condiviso le proprie opinioni su vari argomenti legati al momento nerazzurro, dalle dichiarazioni di Allegri nel post Juventus vs Sassuolo - 'La lotta con l'Inter è come il gioco guardie e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono' - alla Supercoppa Italiana in cui i nerazzurri saranno impegnati in questi giorni sino all'esonero di Mourinho sollevato dal proprio incarico alla Roma.
Sebastian Frey: 'Con un altro che non fosse Allegri ci sarebbe stata più polemica'
"Se fosse stato un altro personaggio avrebbe creato molta più polemica" ha concluso Frey parlando delle dichiarazioni rilasciate da Massimiliano Allegri, che dopo la vittoria sul Sassuolo (3-0 con doppietta di Vlahovic e rete nel finale di Chiesa) ha voluto sarcasticamente replicare all'ad dell'Inter Beppe Marotta, che qualche settimana fa aveva paragonato l'Inter ad una lepre chiamata a fuggire e a schivare le fucilate dei cacciatori.
Restando sempre in ottica Inter, ma spostandosi sulla Supercoppa che si disputa in questi giorni in Arabia, Frey non ha dubbi, i nerazzurri sono i favoriti: "Sulla carta è favorita l’Inter ma è una partita insidiosa e non deve prenderla sottomano cercando di avere sempre il monopolio del gioco.
La Lazio, nonostante non possa tenere lo stesso ritmo, ti può mettere in difficoltà e creare dei problemi, devi tenere in mano la partita dall’inizio alla fine".
Un ultimo commento, l'ex estremo difensore l'ha dedicato all'esonero di Mourinho che da ieri non è più l'allenatore della Roma: "E’ molto sorprendente dalla mattina alla sera questo annuncio importante.
Mi stupisce poco perché si sarà creato una rottura con i Friedkin già da un po’ di tempo. Io sono stato uno che diceva facciamo finire questa stagione per poi trovare alternative valide e rifare un programma nuovo sulla squadra".
E poi ancora: "Sono stati intelligenti a scegliere De Rossi, sarà un grande scudo tra la piazza e la squadra più che forse un grande allenatore".
Anche Tancredi Palmeri ha commentato le dichiarazioni di Allegri: 'E' stato un escamotage dialettico'
"Con un escamotage dialettico degno di Andrea Agnelli quando pronunciò ghignando “La Juventus rispetta sempre le regole”, mentre nel frattempo si faceva quello che si faceva con la manovra stipendi, e continuava ad esporre il simbolo con il computo degli scudetti revocati con la scusa della contabilità del cuore - così Max Allegri nel post partita si è lasciato andare con nonchalance a una analogia che ha gasato il mondo juventino che si nutre di questa narrativa" ha scritto nel proprio editoriale Palmeri, certo di come l'unica cosa che possa fare l'Inter sia isolarsi, chiamata "a vincere per se stessa e non come rivalsa" contro un personaggio, Massimiliano Allegri, che "per vincere le sta tentando tutte".