"Ho notato che dopo il big match di San Siro la truppa bianconera si è spenta": inizia così l'intervento di Fabrizio Ravanelli che a TV Play ha espresso le proprie considerazioni sul momento della Juventus assolvendo il tecnico Massimiliano Allegri nell'ambito di una congiuntura che ha portato solo 2 punti nelle ultime 4 partite.
Di avviso opposto invece Massimo Mauro, che dalle colonne di Repubblica ha evidenziato come secondo lui gran parte delle responsabilità ricadrebbe proprio sul tecnico bianconero.
Ravanelli: 'Non credo che le colpe siano di Allegri'
"Ho notato che dopo il big match di San Siro la truppa bianconera si è spenta, per questo non credo che le colpe siano di Allegri - ha dichiarato in particolare l'opinionista ed ex calciatore tra le altre proprio della Juventus Fabrizio Ravanelli - lui è un uomo vincente che vuole trasmettere quella mentalità ai suoi giocatori, quindi sono convinto che il giorno dopo la sconfitta con i nerazzurri abbia provato a mantenere quel fuoco nei suoi giocatori. Eppure le prestazioni si sono arenate ed è evidente che si siano perse certezze e determinazione, che avevano invece contraddistinto la prima parte di stagione. Non so se si sia rotto anche qualcosa all’interno dello spogliatoio".
Massimo Mauro: 'Arrivare quarti sarebbe una figuraccia'
Di tutt'altro tenore il pensiero di Massimo Mauro: "Dobbiamo dire il contrario di quando gli facevamo i complimenti. Allegri ha compattato lo spogliatoio, ha dato grinta alla squadra nella ricerca del risultato ma nelle ultime 4 partite - 3 contro squadre di bassa classifica - non si è vista la stessa ferocia nell’indirizzare la gara" ha scritto infatti il giornalista sportivo su Repubblica.
"Vero che contro l’Empoli la squadra era in 10, ma con l’Udinese la squadra è stata imbarazzante, e a Verona è andata più vicina alla sconfitta che alla vittoria" ha proseguito Mauro, che ha poi delineato le prospettive per il futuro del campionato bianconero: "La cosa brutta della Juve è che aveva fatto sperare i tifosi di poter stare accanto all’Inter a lungo.
Invece si deve guardare le spalle, perché l’Atalanta ha gamba ed entusiasmo. Allegri ha sempre detto di puntare al quarto posto, ma a questo punto arrivare quarti sarebbe una figuraccia".
Il futuro di Massimiliano Allegri alla Juventus
Stando a quanto si apprende da fonti vicine al mondo bianconero, al di là delle difficoltà palesate nelle ultime partite l'allenatore toscano potrebbe rimanere sulla panchina del club oltre giugno 2025, attuale scadenza del suo contratto.
Si parla in particolare di una possibile offerta fino a giugno 2027 con ingaggio sostenibile per la società bianconera. L'incontro fra le parti sarebbe previsto a marzo.