La dirigenza sportiva dell'Inter starebbe pensando ad un nuovo colpo per la difesa del futuro ed il nome nuovo di queste ore sarebbe quello del difensore del Torino Alessandro Buongiorno, che piacerebbe molto sia all'allenatore nerazzurro Simone Inzaghi sia alla direzione della società di Viale della Liberazione; per arrivare al giocatore però servirebbero almeno 40 milioni di euro, che potrebbero arrivare da uno sforzo sul mercato della proprietà cinese o da una possibile cessione eccellente nel reparto mediano.

L'idea dell'Inter per la difesa: Alessandro Buongiorno dal Torino

L'Inter sembra essere pronta a fare un'offensiva per assicurarsi i servizi del promettente difensore italiano Alessandro Buongiorno. Secondo quanto riportato, Buongiorno ha catturato l'attenzione dell'Inter grazie alle sue qualità: giovane, italiano e dotato di una solida struttura fisica. Queste caratteristiche lo rendono non solo un investimento a lungo termine per il club, ma anche un possibile erede nel reparto difensivo, anche dopo la fine della carriera futura di Francesco Acerbi.

Per assicurarsi Buongiorno, l'Inter dovrà essere pronta a sborsare una somma considerevole, stimata intorno ai 40 milioni di euro. Questo investimento sarebbe un segnale della determinazione del club nel garantirsi il futuro della sua difesa.

La competizione per Buongiorno non sarà facile, poiché il Torino è sotto forte pressione per trattare con altre grandi squadre italiane, come Milan e Juventus. Entrambi i club stanno manifestando un forte interesse nel difensore del Torino, il che potrebbe portare ad un'escalation nella lotta per assicurarsi i suoi servizi e scatenare quindi un'asta nella prossima estate, asta nella quale i nerazzurri non vorrebbero infilarsi.

La rilevanza tattica del difensore

Nelle ultime partite l'assenza di Buongiorno, fermato da un infortunio, hanno evidenziato come il Torino sia dipendente dal suo centrale sia per la concretezza difensiva che contraddistinge la squadra di Juric, sia per la proposizione del gioco partendo dal basso, di cui il giocatore è un ottimo interprete.

Nella squadra di Simone Inzaghi un prospetto di questo tipo farebbe molto comodo soprattutto per la propensione del gioco dell'allenatore piacentino di ripartire dal basso spesso e di cominciare l'azione già dai braccetti di difesa e dal centrale, che se dotato di buona tecnica e personalità può fungere da vero e proprio play maker arretrato.

Il difensore potrebbe dare un ricambio importante a Francesco Acerbi, oltre a garantire esperienza e prospettiva per il futuro in termini anagrafici.