L'ex calciatore Domenico Marocchino è intervenuto ai microfoni di TMW Radio per parlare dell’organigramma societario in fase di costruzione alla Juventus, sottolineando come il club bianconero avrebbe dovuto puntare con decisione su Giovanni Sartori, attuale direttore sportivo del Bologna.

Juventus, Marocchino: 'La proprietà doveva prendere Sartori, invece ora vedo troppo galli nel pollaio'

"La proprietà doveva andare da Sartori e provare a portarlo in bianconero", ha dichiarato Domenico Marocchino commentando le scelte dirigenziali della Juventus, attualmente impegnata nella definizione del nuovo assetto societario.

L'ex calciatore, ai microfoni di TMW Radio, ha poi aggiunto: "Vedo troppi galli nel pollaio e non capisco come verranno suddivise le responsabilità". "Detto questo, il tema principale è un altro: è stato scelto un allenatore che non gioca di rimessa, ma con questa rosa, senza nuovi innesti, la Juventus rischia di non avere gli strumenti per proporre gioco".

Marocchino ha poi espresso alcune perplessità anche sulla permanenza di Dusan Vlahovic, sottolineando come la questione non si esaurisca al mero piano economico o contrattuale, ma coinvolga anche aspetti strettamente tecnici e gestionali. Secondo Marocchino, qualora l'attaccante serbo dovesse restare a Torino, sarebbe necessario intervenire in modo profondo sul piano tattico per valorizzarne al meglio le caratteristiche.

L’ex bianconero ha evidenziato come, in vista di una stagione in cui la Juventus dovrà affrontare diverse competizioni, l’organico andrà rafforzato con l’inserimento complessivo di almeno tre o quattro attaccanti. Attualmente, con Vlahovic e Kolo Muani, Tudor dispone di due sole pedine offensive di primo livello. In questo contesto, potrebbe nascere la necessità di rinegoziare l’ingaggio dell’ex Fiorentina, cercando una soluzione più sostenibile per il club.

Marocchino ha definito Vlahovic un attaccante di finalizzazione, che necessita di un costante supporto dei compagni per esprimere al meglio le proprie qualità. Tenerlo in rosa implicherebbe quindi strutturare il gioco offensivo in funzione delle sue caratteristiche, cosa che finora non è sempre avvenuta.

Ha inoltre lasciato intendere che il club abbia già cercato di cederlo in passato, non solo di recente.

Vlahovic, secondo Marocchino, non ha le caratteristiche dei centravanti completi, capaci di proteggere il pallone e far salire la squadra. Marocchino ha infine ammesso di nutrire dei dubbi sulla sua conferma, sostenendo che il serbo abbia brillato in un contesto, quello della Fiorentina di Vincenzo Italiano, in cui l’area di rigore era regolarmente riempita da più uomini.

Sartori, l'uomo dei miracoli a Bologna e non solo

Giovanni Sartori è considerato uno dei direttori sportivi più competenti e lungimiranti del calcio italiano, grazie alla sua straordinaria capacità di individuare talenti prima ancora che esplodano sul grande palcoscenico.

Nel corso della sua carriera, ha costruito una reputazione solida, frutto di un lavoro silenzioso ma estremamente efficace, riuscendo a scovare giocatori poco conosciuti e a valorizzarli all’interno di progetti tecnici ambiziosi ma sostenibili. Dai tempi del Chievo Verona fino alle esperienze più recenti con l’Atalanta e il Bologna, Sartori ha mostrato un fiuto eccezionale nel selezionare profili funzionali, spesso provenienti da mercati meno esplorati o da categorie inferiori. Sotto la sua gestione, sono emersi giocatori come Papu Gómez, Cristante, Kessié, Bastoni, Højlund e più recentemente Ferguson, Zirkzee e Calafiori, solo per citarne alcuni.